ABONDIO, Antonio, detto l'Ascona

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 1 (1960)

ABONDIO (Abbondio), Antonio, detto l'Ascona

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Originario di Ascona sul Lago Maggiore, fu scultore attivo intorno alla metà del sec. XVI.

Di una sua attività come "statuario" del duomo di Milano, ricordata dalle fonti, non si hanno prove nei documenti: il suo nome, infatti, non figura tra quelli degli scultori e degli scalpellini elencati negli annali della Fabbrica. Secondo il Lomazzo, l'A. avrebbe scolpito un gruppo di Venere e Cupido,poi trasportato in Francia da Francesco I; di questo gruppo, che il Lomazzo cita però solo nell'indice del suo Trattato,non si hanno altre notizie. Dell'A. sono opera certa, invece, a Milano, le cariatidi che sostengono l'organo della chiesa di S. Maria presso San Celso (di Stoldo Lorenzi sono, invece, l'Adamo ed Eva,sulla facciata della stessa chiesa, attribuiti per confusione di vecchie fonti all'A.) e, probabilmente, le cariatidi della "Casa degli Omenoni" di Leone Leoni. Le cariatidi che sostengono la cantoria della chiesa di S. Lorenzo a Lodi sono l'ultima opera nota dell'A., eseguita fra il 1565e il 1578 (G. Agnelli, pp. 127 ss., e B. Martani, p. 65).

Questo A., ticinese di origine e scultore, non va confuso, come spesso vien fatto, con l'altro milanese e architetto Antonio Abbondi, detto lo Scarpagnino.

Bibl.: G. P. Lomazzo, Trattato dell'arte della pittura,Milano 1585, p. 682; P. Morigia, La nobiltà di Milano,Milano 1595, p. 285; C. Torre, Ritratto di Milano,Milano 1674, p. 74; F. A. Albuzzi, Memorie per servire alla storia de' pittori, scultori e architetti,in appendice a L'Arte,LI (1948-51), p. 3; B. Martani, Sui capi d'arte e d'archeologia di Lodi,Lodi 1818, p. 65; A. Bertolotti, Artisti svizzeri in Roma nei secc. XV, XVI, XVII,in Bollett. della Svizzera ital.,VII (1885), p. 107; G. Agnelli, Chiese di Lodi: S. Lorenzo,in Arch. stor. per le città e comuni del circondario di Lodi,XVI (1897), pp. 127 ss.; G. C. Bascapé, I palazzi della vecchia Milano,Milano 1945, pp. 227-228, che data il palazzo degli "Omenoni" genericamente, dopo il 1558; O. A. Oldelli, Diz. degli uomini illustri del Canton Ticino,Lugano 1807, pp. 5, 199, e Continuazione...,ibid. 1811, p. 5;P. Zani, Encicl. metodica... delle Belle Arti,I, Parma 1819, p. 293; C. Brun, Schweizerisches Künstler-Lexikon,I, p. 2; Dict. hist. et biogr. de la Suisse,I, p. 39; U. Thieme-F. Becker, Allgem. Lexikon der bildenden Künstler,I, p. 26.

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