Piruvico, acido

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Chetoacido alifatico, CH3COCOOH, detto anche acido acetilformico; si presenta come un liquido dall’odore penetrante che si può ottenere per distillazione secca dell’acido tartarico, per saponificazione del cianuro di acetile, per ossidazione dell’acetone e del lattato di calcio; è un prodotto intermedio della fermentazione alcolica. È dotato di proprietà riducenti (riduce le soluzioni ammoniacali dei sali d’argento), è trasformato dall’amalgama di sodio in acido lattico, con gli ossidanti dà acido acetico o acido ossalico. Dà luogo a numerose reazioni caratteristiche dei gruppi chetonico e carbossilico in esso contenuti ed è usato per preparare l’acido fenilchinolincarbonico. Il piruvato è il sale o estere dell’acido piruvico. Piruvatocarbossilasi Enzima presente nelle cellule animali, in molte piante e microorganismi, che catalizza la carbossilazione del piruvato a ossalacetato, con consumo di una molecola di ATP, nel ciclo della gluconeogenesi. Nelle cellule animali è localizzata nei mitocondri.

Piruvatochinasi Enzima che catalizza la reazione finale della glicolisi in condizioni di aerobiosi, ossia il trasferimento del fosfato da una molecola di fosfoenolpiruvato a una di ADP, con formazione di acido p. e ATP. È costituita da 4 subunità identiche fra di loro; richiede la presenza di ioni Mg++, è inibita dal Ca++ e funziona solo con un’elevata concentrazione di K+.

Piruvatodecarbossilasi Enzima presente nei lieviti, che catalizza in condizioni anaerobie (fermentazione alcolica) la reazione di decarbossilazione dell’acido p., generando acetaldeide e CO2. Contiene il coenzima tiamminapirofosfato, necessario per la sua attività catalitica.

Piruvatodeidrogenasi Complesso multienzimatico, costituito dall’associazione di 3 enzimi diversi, che catalizza la decarbossilazione ossidativa del piruvato a acetilCoA mediante una sequenza di 5 reazioni, per le quali è necessaria la presenza di vari coenzimi e gruppi prostetici, secondo lo schema: piruvato+CoA+NAD → acetilCoA+CO2+NADH. Nei Mammiferi il complesso della piruvatodeidrogenasi (peso molecolare 8.400.000), localizzato nei mitocondri, è costituito da 30 tetrameri α2 β2 della piruvatodeidrogenasi vera e propria (E1) e da 6 dimeri della diidrolipoildeidrogenasi (E3) che circondano un nucleo di 60 monomeri della diidrolipoiltransacetilasi (E2). Il complesso della piruvatodeidrogenasi controlla l’entrata delle unità acetile che derivano dalla demolizione dei carboidrati nel ciclo dell’acido citrico e la sua attività è regolata sia tramite un meccanismo di retroinibizione da parte dell’acetilCoA e del NADH, sia da un meccanismo di fosforilazione-defosforilazione delle subunità dell’enzima E3. Piruvatofosfatodichinasi Enzima presente nelle foglie di molte piante tropicali, della canna da zucchero e del granoturco, che presentano il ciclo delle piante C4 (➔ fotosintesi clorofilliana). Catalizza la fosforilazione del piruvato a fosfoenolpiruvato.

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Attività catalitica

Fosfoenolpiruvato

Decarbossilazione

Canna da zucchero

Acido tartarico