Actina

Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)

actina

Stefania Azzolini

Proteina globulare che costituisce sia i filamenti sottili delle cellule muscolari, sia i microfilamenti del citoscheletro. Risulta perciò coinvolta nella contrazione muscolare in diverse forme di motilità cellulare e nella formazione dell’anello contrattile che separa le due cellule figlie dopo una divisione cellulare. Un filamento di actina assomiglia a due fili di perle avvolti a spirale a formare una doppia elica. Le perle sono costituite da molecole di actina G, così definite per la loro forma globulare, che polimerizzano a formare la lunga doppia elica detta actina F, così chiamata per il suo aspetto filamentoso. I filamenti sottili di actina delle cellule muscolari sono intercalati con filamenti spessi costituiti dalla proteina miosina in rapporti geometrici così esattamente organizzati da suggerire la teoria dello scorrimento dei filamenti con la quale si spiega il processo della contrazione muscolare. Questa teoria afferma che durante la contrazione del muscolo l’accorciamento del sarcomero, l’unità strutturale della fibra muscolare, si verifica come conseguenza dello slittamento attivo dei filamenti sottili di actina sui filamenti spessi di miosina. I filamenti di actina delle cellule non muscolari sono coinvolti in una serie di attività tra cui i flussi citoplasmatici, l’attività motoria delle cellule, la citochinesi, i cambiamenti di forma delle cellule ed eventi quali l’endocitosi e la secrezione. Il comune denominatore di questi eventi, apparentemente diversi, è che tutti si basano sulla capacità dei filamenti di actina di fungere da supporto strutturale e di generare movimento. L’actina delle cellule non muscolari presenta un’ampia varietà di forme fra cui i monomeri liberi, i filamenti singoli, i filamenti caratterizzati da legami crociati disposti in modo regolare in fasci o uniti tra loro in modo da formare una struttura a rete poco regolare. Particolare interesse ricoprono le fibre da stress. Queste sono visibili soprattutto nei fibroblasti in coltura e sono coinvolte nella capacità della cellula di spostarsi su una superficie, capacità che va perduta quando la cellula si trasforma in tumorale. Tali fibre, che si estendono per tutta la lunghezza della cellula, posseggono un’estremità ancorata a una proteina integrale di membrana in un punto di adesione focale, un tipo particolare di giunzione cellulare che lega la cellula a una superficie esterna, mentre l’estremità opposta è legata ai filamenti del citoscheletro o a un altro sito di adesione focale. Le fibre da stress contengono, oltre l’actina, proteine quali la miosina, la tropomiosina, l’alfa-actinina, e questo indica che esse hanno la funzione di microscopici muscoli intracellulari che sfruttano le interazioni actina-miosina per generare forze che agiscono sulla membrana plasmatica.

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