Actinomiceti

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Ordine di Batteri, detti anche Micobatteri (Actinomycetales o Mycobacteria), comprendente forme unicellulari a bastoncino, corto o lungo, spesso a filamento molto lungo e sottile (diam. 0,5-1 μm), ramificato a monopodio. Le forme ramificate, che si osservano di preferenza nelle colture artificiali, hanno l’aspetto di micelio fungino, talora dello sviluppo di qualche cm di diametro, circolare, lobato o frangiato, sempre privo di setti. Il contenuto cellulare è simile a quello dei Batteri, quindi senza nuclei distinti. Tutti gli A., con l’eccezione di Actinoplanes, sono grampositivi e immobili. La riproduzione avviene o per frammentazione del micelio, o per artrospore formantisi per condensazione del citoplasma in alcuni punti, o per mezzo di spore che si originano dall’apice di rametti speciali ingrossati a clava. Nei prodotti patologici si osservano spesso le druse o rosette, agglomerati regolari di fitti rami clavati, nonché i grani actinomicotici, ammassi, anche macroscopici, di varia grandezza, consistenza, colore: caratteri, questi, utili per la determinazione della specie. Gli A. sono per lo più aerobi, pochi sono anaerobi, molti microaerofili; essi utilizzano una grande quantità di prodotti come fonti di energia e attaccano anche la cellulosa, i grassi, gli idrocarburi, i composti benzolici e, in minor grado, le lignine, i tannini e le gomme. Colture di varie specie di Streptomyces e di Nocardia sono impiegate per provocare alcune trasformazioni dei composti sterolici.

Gli A. sono frequenti nel terreno, nelle acque, sulle piante terrestri, dove vivono da saprofiti; alcuni provocano malattie negli animali e nell’uomo (➔ actinomicosi), e anche nelle piante, per es. nella patata (➔ scabbia); alcune specie vivono in simbiosi con piante legnose, come ontani, eleagni, Myrica gallae ecc., sulle cui radici determinano la formazione di galle; si ritiene che forniscano alle piante legnose sostanze organiche azotate, essendo capaci di fissare l’azoto atmosferico.

La posizione sistematica degli A. non è definitiva: alcuni li ritengono Batteri, altri un gruppo intermedio tra questi e i Funghi (Eumiceti), altri infine li riconnettono ai Funghi Deuteromiceti; del pari discussa è la classificazione dei generi e delle specie: agli A. sono stati ascritti i generi Actinomyces, Corynebacterium, Mycobacterium, Nocardia e Oospora, con circa 100 specie; ma, nel 1943 S.A. Waksman e A.T. Henrici hanno proposto che vengano riconosciuti solo i generi Actinomyces, Nocardia, Streptomyces e Micromonospora. Gli A. sono oggetto di studio e di interesse anche in rapporto alla preparazione d’importanti antibiotici, come la streptomicina, che si ricava da una specie di Streptomyces.

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