GABBI, Adalgisa

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 50 (1998)

GABBI, Adalgisa

Roberto Staccioli

Nacque a Parma il 23 maggio 1857 da Luigi e da Maria Sgavetti. Studiò canto nella città natale dal 1873 al 1875 con L. Spiga e si perfezionò a Milano con F. Varesi, il primo interprete del Rigoletto di G. Verdi. Il suo debutto avvenne con felice esito nel 1856 a Lecco nel Ruy Blas di F. Marchetti.

Fin dai primi anni della carriera cantò in America Latina, dove ebbe modo di farsi conoscere e apprezzare ancor prima che in patria. Dal dicembre 1880 all'aprile 1881 si esibì infatti con successo a Cuba nella Lucrezia Borgia di G. Donizetti, con F. Aramburo, al teatro Peyret di L'Avana e al teatro Esteban di Matanzas, attirandosi le simpatie di critici e pubblico "… per la sua perfetta intonazione, per la magistrale emissione della voce, lo squisito colorito del suo canto, la sua scuola e soprattutto pel suo espressivo sentimento" (trad.; La Discusión [Habana], 6 dic. 1880). Poco tempo dopo, tra l'aprile e il maggio dello stesso anno, cantò al Her Majesty theatre di Londra in Il trovatore e in Aida di Verdi; in particolare continuò a cantare nel ruolo di Aida lungo tutto il 1881 e nei primi mesi del 1882; meritano di essere ricordate le sue apparizioni in quest'opera al teatro Vittorio Emanuele di Rimini nell'agosto del 1881 e al teatro Comunale di Bologna, diretta da L. Mancinelli, nell'ottobre seguente.

L'autunno del 1882 la vide al teatro Regio di Parma nel Trovatore, diretta da C. Campanini; nei due anni successivi si produsse con grande successo al teatro Colón di Buenos Aires e al teatro Don Pedro di Rio de Janeiro, dove diventò una vera celebrità cantando in Aida, in La traviata di Verdi e in Il Guarany di C.A. Gomes. Continuò a cantare all'estero fino al gennaio 1884, quando apparve al teatro dell'opera di Bucarest nella Traviata e in L'ebrea di J.F. Halévy; ritornò in Italia e ottenne grande successo al teatro Regio di Torino nel marzo 1884 nella parte di Valentina de Gli ugonotti di G. Meyerbeer, ruolo che affrontò poco tempo dopo al teatro Municipal di Santiago del Cile (dicembre 1883).

Non risulta che la G. abbia cantato in Italia dal 1885 al 1887, ma a partire da quest'anno fino alla fine della carriera la ritroviamo attivissima in patria, in particolare al teatro Costanzi di Roma e al teatro S. Carlo di Napoli. A Roma nell'aprile del 1887 sostituì Romilda Pantaleoni nelle prime rappresentazioni romane dell'Otello di Verdi, che cantò a fianco di F. Tamagno e di V. Maurel. Al teatro S. Carlo cantò quasi ininterrottamente fino al 1900, inaugurando la stagione 1887-88 nel ruolo di Elisabetta nel Don Carlo di Verdi e partecipando anche alla prima napoletana dell'Otello con il Tamagno e G. Kaschmann (4 febbr. 1888). Continuò inoltre ad esibirsi sulle scene del teatro napoletano nel Faust di Ch. Gounod (Margherita), alternandosi con la celebre Nadina Bulicioff (febbraio 1888) negli Ugonotti di Meyerbeer (Valentina), che cantò anche nel febbraio del 1892; nell'Africana di Meyerbeer accanto a G. Gayarre, diretta da L. Mancinelli, nella prima napoletana dei Tannhäuser di R. Wagner (20 apr. 1889) e infine nella Gioconda di A. Ponchielli (gennaio 1900). Di particolare rilievo la sua partecipazione alla prima rappresentazione italiana dei Maestri cantori di Norimberga di Wagner, avvenuta al teatro alla Scala di Milano il 26 dic. 1889, diretta da F. Faccio.

Nel 1900 lasciò le scene, dopo aver cantato con successo in Tristano e Isotta di Wagner al teatro Comunale di Trieste. Morì a Milano il 16 dic. 1933.

La G. fu con Romilda Pantaleoni e Isabella Galletti una delle cantanti più famose dell'ultimo ventennio dell'Ottocento.

Va peraltro rilevato che Verdi non nutrì per lei gran simpatia, come risulta da una lettera del compositore a G. Ricordi datata 27 maggio 1887, pubblicata da A. Marchetti nella Strenna dei romanisti del 1976 e riportata da M. Rinaldi. Un gran numero di recensioni, tuttavia definiva la sua voce "robusta, estesissima, ben coltivata, ben emessa, il cui registro acuto specialmente è splendido e fenomenale" (Rivista teatrale melodrammatica, 1° giugno 1881).

La sorella Leonilde nacque a Parma il 5 apr. 1863 e studiò canto da mezzosoprano, debuttando al teatro Regio della città natale il 28 sett. 1882, come Azucena nel Trovatore, diretto da C. Campanini. Sullo stesso palcoscenico apparve nel dicembre del 1889 in Don Carlo (principessa di Eboli) e nel gennaio del 1890 in Aida (Amneris). Della sua breve carriera si ricordano le apparizioni nel febbraio 1887 al teatro Regio di Torino in Rigoletto di Verdi (Maddalena), accanto a R. Stagno; nel novembre 1893 al teatro Comunale di Bologna alla prima assoluta di Vandea di F. Clementi (Luigia); nel novembre 1890 in Fra' Diavolo di D. Auber (Pamela) al teatro Margherita di Genova, dove cantò anche in Gioconda di A. Ponchielli nell'aprile del 1895 (Laura). Dopo aver sostenuto nei primi anni di carriera parti di mezzosoprano passò a interpretare ruoli di soprano, facendosi apprezzare come protagonista di Aida e di Gioconda, ma fu costretta a lasciare le scene nel 1903 per motivi di salute. Morì a Parma l'8 genn. 1919.

Fonti e Bibl.: Riv. teatrale melodrammatica, 23 apr. 1881; 8 nov. 1883; 8 e 15 marzo 1884; 15 dic. 1884; 1° giugno 1889; Il Ravennate, 1° ag. 1881; C. Gatti, Il teatro alla Scala nella storia e nell'arte, Milano 1964, I, p. 162; II, p. 63; V. Frajese, Dal Costanzi all'Opera, Roma 1978, I, pp. 83, 87; IV, pp. 8, 19, 21, 23, 25, 27, 30; M. Rinaldi, Due secoli di musica al teatro Argentina, II, Firenze 1978, p. 1148; V. Cervetti - C. Del Monte - V. Segreto, Teatro Regio. Cronologia degli spettacoli lirici, II, Parma 1982, pp. 35, 46; p. 51 (per Leonilde); C. Marinelli Roscioni, Il teatro di S. Carlo, II, Napoli 1987, pp. 414-417, 422, 443; M.T. Bouquet - V. Gualzeri - A. Testa, Storia del teatro Regio di Torino, a cura di A. Basso, V, Torino 1988, pp. 146, 148, 196, 267; P. Adkins Chiti, Almanacco delle virtuose primedonne compositrici e musiciste d'Italia, Novara 1991, pp. 86 (per Leonilde), 108 (per Adalgisa); Macmillan Encyclopaedia of music and musicians, London 1938, p. 632; Encicl. della musica Ricordi, II, p. 255; Diz. encicl. univ. della musica e dei musicisti, Le biografie, III, p. 67.

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