Mussafia, Adolfo

Enciclopedia Dantesca (1970)

Mussafia, Adolfo

Georg Rabuse

Filologo romanzo (Spalato 1835 - Firenze 1905), fondatore della cattedra di filologia neolatina all'università di Vienna; si dedicò fin dal principio della sua rapida carriera universitaria, cominciata nel 1860 - oltre che al complesso degli studi romanzi per cui dimostrò un'eccezionale e competente versatilità - a un'intensa spiegazione e interpretazione di testi danteschi. Formatosi sotto l'influsso delle tendenze storico-romantiche del Diez, il M. si fissò quindi su concetti positivistici tenendo conto dell'importanza del materiale letterario per arrivare a validi risultati scientifici. In occasione del VI centenario della nascita di D. (1865), M. pubblicò due scritti che nella loro divergenza caratterizzano il profondo intendimento umano e scientifico applicato dal M. all'opera del poeta.

Nell'articolo D. Allighieri (in " Österreichische Wochenschrift für Wissenschaft, Kunst und öffentliches Leben " V [1865] 577-584, 614-621, 646-655) presenta D. uomo e poeta a un pubblico colto di lingua tedesca, tracciando una sintesi dell'opera dantesca intuendo il suo senso morale, umanistico, culturale e poetico e rivelandone la potente suggestione. Un lavoro più impegnativo nel senso filologico risulta dalle pagine di uno studio del M., intitolato I codici della D.C. che si conservano alla Biblioteca Imperiale di Vienna ed alla Reale di Stoccarda (in " Sitzungsberichte der k. Akademie der Wissenschaften " XLIX [1865] 141-212), ove parte dall'esigenza che " la critica deve anzi tutto essere intesa a bene determinare la relazione, in che i singoli codici stanno fra loro, a classificarli secondo la loro affinità, e formatene altrettante famiglie, di ciascuna d'esse ricercare il più antico rappresentante ". Il termine di comparazione gli si presenta nell'edizione del Witte, che nonostante la validità attribuitale non lo soddisfa. Pertanto il sistema lachmanniano da lui sostenuto attraverso gli esempi rappresentati dal codice Eugeniano (di Vienna) e da quello di Stoccarda non ha avuto ulteriore fortuna nella critica dantesca. Questi due scritti valsero al M. la ‛ medaglia d'oro per l'arte e per la scienza ', assegnatagli dall'imperatore nel 1865.

Per la legge M.-Tobler, v. in Appendice la trattazione sulle strutture grammaticali del volgare di Dante.

Bibl. - Bausteine zur romanischen Philologie. Festgabe für Adolfo Mussafia, zum 15. Februar 1905, Halle S. 1905 (ivi la Bibl. completa degli scritti del M., a c. di E. Richter); L. Renzi, A. M. a sessant'anni dalla morte, in " Atti Ist. Veneto Scienze Lettere Arti " CXXIII (1964-65) 369-403; ID., Gli studi danteschi di A.M., in D. e la cultura tedesca, Convegno di studi danteschi, Bressanone 1965, Padova 1967, 143-149; G. Rabuse, Die neuere Danteforschung in Österreich, ibid. 41-49.

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