Dechamps, Adolphe

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Uomo di stato belga (Melle 1807 - Manage, Hainaut, 1875). Dapprima seguace delle idee di rinnovamento liberale del cattolicesimo propugnate in Francia dal Lamennais, le abiurò dopo la condanna papale (1832) rientrando nell'ortodossia, eletto alla Camera nel 1834 per il partito cattolico, ne divenne presto uno dei capi più influenti. Ministro dei Lavori pubblici (1843) nel gabinetto Northumb, vi si segnalò per l'impulso dato all'attuazione della rete ferroviaria nazionale; divenuto nel 1845 ministro degli Esteri col Van den Weyer, mantenne la carica anche nel gabinetto de Theux (marzo 1846-giugno 1847) stipulando successivamente trattati di commercio con la Francia (1845), i Paesi Bassi (1846), gli Stati Uniti (1846) e con lo Zollverein tedesco (1847). Dopo la vittoria liberale nelle elezioni del 1847, il D. diresse in parlamento e nel paese l'opposizione cattolica alla politica del governo. Pubblicò numerosi saggi di storia politica dell'Europa contemporanea, fra cui: L'Empire et l'Angleterre (1860); La France et l'Allemagne (1865).

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