Agavacee

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Famiglia di piante Monocotiledoni, ordine Asparagali, comprendente specie erbacee, rizomatose, arbustive o arboree, tipiche di ambienti aridi o semiaridi. La monofilia della famiglia è sostenuta dallo studio di caratteri morfologici e molecolari. Tra i generi più noti vi sono Agave e Yucca.

Le A., ampiamente diffuse dalle regioni tropicali a quelle temperate dell’America, sono state introdotte anche in altri continenti. Hanno foglie semplici, succulente, con margine intero o dentato e disposte in rosette alla base o alla fine di rami. I fiori, di solito bisessuali, hanno un perianzio di 6 tepali, tubolare o a forma di campana. Il frutto può essere una capsula o, meno frequentemente, una bacca. I semi sono ricchi di grasso e con rivestimento scuro, per via del forte melanismo dell’epidermide che caratterizza l’ordine Asparagali.

Agave Genere di piante della famiglia A., comprendente circa 350 specie, originarie delle parti calde dell’America. Hanno le foglie a rosetta, piccole in alcune specie, grandi in altre (lunghe fino a m 2,30), grosse, per lo più spinose all’apice e spesso aculeate ai margini. I fiori sono in grappoli o in pannocchie, su uno scapo alto anche qualche metro; sono ricchissimi di nettare e molto visitati da insetti; in certe specie sono sostituiti, tutti o in parte, da bulbilli. Le piante di agave fioriscono una sola volta, dopo vari anni di vita vegetativa, poi muoiono.

Agave americana

La specie più conosciuta è Agave americana, detta comunemente aloe americana, o semplicemente aloe, per la somiglianza delle foglie con quelle delle vere Aloë: si coltiva comunemente come pianta ornamentale, in vaso o in piena terra, e si è naturalizzata sui pendii rupestri presso il mare e i laghi, nelle parti più calde d’Italia.

Certe specie ( Agave sisalana e altre) si coltivano per le fibre (dette sisal, sisalana, sisalchenia) usate per cordami, e, nel Mediterraneo, per i fiscoli impiegati nella spremitura delle olive; Agave atrovirens e altre forniscono grandi quantità di succo, che fermentato dà una specie di vino (pulque, ottenuto da piante coltivate, tlachique, da piante selvatiche), e fermentato e distillato dà un’acquavite (mezcal).

Per agave si intende anche la fibra tessile ricavata dalle foglie di varie specie di questo genere. L’estrazione si fa solitamente a mano, dopo aver fatto seccare le foglie che vengono successivamente sottoposte a scavezzatura, battitura e raspatura. La fibra di agave si usa per tessuti grossolani e corderia.

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