ACCORIMBONI, Agostino

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 1 (1960)

ACCORIMBONI (Accoramboni, Accorrimboni), Agostino

Alberto Pironti

Compositore di musica sacra e teatrale, nato a Roma il 28 ag. 1739. In un vecchio catalogo dell'editore Breitkopf il suo cognome è dato come Agosti; in questa forma, oltre che in quella esatta, è riportato nei dizionari del Gerber e dello Eitner. Allievo di Rinaldo da Capua, l'A. scrisse per i teatri romani, tra il 1768 e il 1785,undici opere comiche:

Le scaltre contadine di Montegelato (libretto di A. Gatta, teatro Tordinona, 1768); Le contadine astute, farsetta (ivi, carnevale 1770); L'amante nel sacco (libretto di G. Mancinelli, ivi, 1772); Le finte zingarelle,farsetta (ivi, carnevale 1774); Il finto cavaliere, farsetta (teatro Pace, 1777); L'amore artigiano, intermezzo (libretto di C. Goldoni, teatro Tordinona, carnevale 1778); Il marchese di Castelverde (teatro delle Dame, 1779); Le virtuose bizzarre, intermezzo (teatro Tordinona, 1779); Il podestà di Tufo antico o sia il tutore burlato (libretto di F. Ballani, teatro Valle, estate 1780); Lo schiavo fortunato o sia la marchesina fedele, intermezzo (teatro Pace, carnevale 1783); Il governatore delle Isole Canarie, intermezzo (libretto di C. Mazzolà, teatro Capranica, carnevale 1785).

Compose anche un'opera seria, Nitteti, su libretto di P. Metastasio, data al teatro della Pallacorda di Firenze, nell'estate del 1777. Ma la sua opera più applaudita fu il dramma giocoso Il regno delle Amazzoni, rappresentato al teatro Ducale di Parma il 26 dic. 1783, ripreso nel 1784 al teatro della Pergola di Firenze e al teatro Formagliari di Bologna e poi eseguito più volte in Italia e all'estero; il libretto di quest'opera, scritto da Giuseppe Petrosellini, fu preso in considerazione anche da W. A. Mozart, che ne musicò l'introduzione (Catalogo Köchel, 434).

Dopo il 1785 l'A. abbandonò il teatro per dedicarsi alla musica sacra e compose un gran numero di messe, mottetti, vespri. Morì a Roma il 13 ag. 1818.

Delle opere dell'A. ci restano soltanto alcune arie. Risultano dai cataloghi e dai repertori musicali: quattro arie in partitura manoscritte, di cui due dell'opera Il regno delle Amazzoni, alla Biblioteca Palatina di Parma; un'aria buffa manoscritta, Fate largo, signori, alla Biblioteca del liceo musicale di Bologna; un'arietta, Se mi lasci infido, pubblicata nel Journal d'ariettes italiennes (Bailleux 1786). Due composizioni sacre manoscritte, Veni sponsa Christi per quattro voci ed organo ed Ave Maria per due soprani, basso ed organo, sono conservate nella Biblioteca vescovile di Münster; un altro manoscritto, Recordare Virgo, per soprano, basso e organo, trovavasi nella Biblioteca Reale di Berlino (Eitner).

Bibl.: C. Ricci, I teatri di Bologna nei secc. XVII e XVIII, Bologna 1888, p. 505;G. Gaspari, Catalogo della Biblioteca del Liceo musicale di Bologna, III, Bologna 1893, p. 283; A. Cametti, Il teatro di Tordinona poi di Apollo, Tivoli 1938, passim; G. de Saint-Foix, W. A. Mozart, IV, Bruges 1939, pp. 14, 126; A. Einstein, Mozart, his Character, his Work, Cassel 1946, p. 424; A. De Angelis, Il teatro Alibert o delle Dame, Tivoli 1951, p. 216; E. L. Gerber, Neues historischbiographisches Lexikon der Tonkünstler, Leipzig 1812, col. 12; F. J. Fétis, Biographie universelle des Musiciens, I, Paris 1860, p. 11; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, I, p. 35; C. Schmidl, Diz. universale dei Musicisti, I, p. 9, e Supplemento,p. 5; Grove's Dict. of Music and Musicians, I, London 1954, p. 30; Encicl. dello Spettacolo, I, col. 53.

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