Aiuto di Stato

Dizionario di Economia e Finanza (2012)

aiuto di Stato

Riccardo Vannini

Ogni forma di agevolazione o facilitazione concessa da uno Stato, direttamente o indirettamente, a un soggetto economico in modo da determinare un vantaggio competitivo e una distorsione sui mercati di pertinenza del beneficiario.

Il processo di integrazione dei mercati ha comportato un progressivo incremento della concorrenza e, come conseguenza, una minore capacità per le imprese di mantenere prezzi significativamente al di sopra dei costi marginali (➔ concorrenza perfetta). Sebbene tale processo abbia indotto maggiore efficienza nei sistemi economici, un’ampia parte dei mercati può ancora dirsi ben distante dalle condizioni di concorrenza perfetta. J.A. Brander e B. Spencer, con uno studio che ha dato avvio al filone della strategic trade policy literature (➔ commercio internazionale; Export subsidies and international market share rivalry, «Journal of International Economics», 1985, 18), hanno osservato come in presenza di concorrenza imperfetta, gli Stati possano adottare misure in grado di alterare le condizioni naturali del mercato, al fine di farne beneficiare le proprie imprese. Gli a. di S. sono il più importante esempio di queste misure.

Aiuti di Stato nell’Unione Europea

Gli a. di S. hanno rappresentato un  problema di cruciale importanza nel percorso di creazione di un mercato unico europeo (➔ mercato interno). Grazie a tali misure, infatti, alcune imprese possono risultare indebitamente avvantaggiate e, nel nome di generici interessi nazionali, può accadere che siano limitate la concorrenza e l’integrazione fra i mercati. Per evitare pregiudizi a questi interessi fondamentali, e per promuovere l’efficienza nell’allocazione delle risorse pubbliche, la UE, con l’art. 107 del Trattato di Lisbona (➔), ha ribadito con più forza la norma (già stabilita dai Trattati di Roma, ma disattesa) della incompatibilità degli a. di S. con il mercato interno. Attraverso tale restrizione si evita che imprese decotte (in fallimento) rimangano artificialmente in vita a scapito delle concorrenti più efficienti, in grado di affrontare il mercato senza il supporto degli aiuti. In alcuni casi, tuttavia, i sussidi statali possono risultare auspicabili e lo stesso art. 107 stabilisce alcune deroghe. Sono compatibili con il mercato interno gli aiuti a carattere sociale concessi ai singoli consumatori e quelli destinati a ovviare ai danni arrecati dalle calamità naturali, oppure da altri eventi eccezionali. Possono considerarsi compatibili con il mercato unico gli a. volti allo sviluppo di determinate regioni o di determinate attività, quelli destinati a promuovere la realizzazione di un importante progetto di comune interesse europeo, oppure a porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno Stato membro, o, infine, quelli destinati a promuovere la cultura e la conservazione del patrimonio. Il Trattato di Lisbona fissa ulteriori deroghe con l’art. 93 in materia di trasporti e pubblici servizi, e l’art. 106 per i servizi di interesse economico generale. La Commissione europea è l’istituzione deputata al controllo e alla valutazione della compatibilità degli a. di S. con il mercato interno.

Negli Stati Uniti gli a. di S. sono disciplinati dalla Commerce Clause e dallo Sherman Act.

Aiuti esteri allo sviluppo

Quando gli a. sono concessi al fine di indurre processi di sviluppo di medio-lungo periodo nei Paesi in via di industrializzazione, si parla di a. esteri allo sviluppo, o, più propriamente, di cooperazione per lo sviluppo. Tali tipi di sussidi si distinguono dagli a. umanitari con i quali si indicano azioni di sostegno mirate a risolvere particolari necessità di breve periodo. Gli a. esteri allo sviluppo possono prendere la forma di sussidio bilaterale quando l’a. è concesso dal governo di un Paese direttamente a un altro, oppure di sussidio multilaterale. In questo secondo caso ci si riferisce all’intermediazione di un’agenzia internazionale come, per es., la Banca mondiale, il Fondo Monetario Internazionale (➔ FMI) o il Fondo Europeo di Sviluppo (➔ FES). Entrambe le tipologie di sussidio vengono di norma erogate sotto forma di prestiti, più raramente attraverso donazioni o finanziamenti a fondo perduto.