HODGKIN, Alan Lloyd

Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1979)

HODGKIN, Alan Lloyd

Claudio Massenti

Biofisico, nato a Banbury (Inghilterra) il 5 febbraio 1914. Lettore, vicedirettore e poi (1952) Research Professor del Physiological Laboratory di Cambridge; nel 1970 professore di biofisica all'università di Cambridge e presidente della Royal Society. Premio Nobel per la medicina o la fisiologia nel 1963, assieme a J. C. Eccles e a A. F. Huxley, per le scoperte sui meccanismi ionici a livello di membrana dell'impulso nervoso.

H. ha affrontato lo studio del potenziale d'azione studiandolo comparativamente a quello di riposo in Carcinus maenas e osservando, contrariamente a quanto allora con J. Bernstein si riteneva, che ad esso corrispondeva un'inversione di popolarità e non un semplice annullamento di essa. In collaborazione con Huxley approfondì il problema, utilizzando le fibre nervose del calamaro gigante Loligo forbesi, che per il loro maggiore spessore meglio si prestavano allo studio di unità singole mediante i microelettrodi. Con questo accorgimento tecnico H. e Huxley dimostrarono, fornendo anche un'analisi quantitativa dei fenomeni, che l'inversione di polarità è dovuta a successive variazioni selettive della permeabilità della membrana per il sodio e il potassio: dapprima aumenta quella per gli ioni Na+ che attraversano massicciamente la membrana dall'esterno verso l'interno, sommando le loro cariche positive a quelle degli ioni K+ presenti all'interno della membrana allo stato di riposo e inducendo l'insorgenza del potenziale d'azione; dopo un tempuscolo calcolato in millesimi di secondo il flusso di sodio si arresta e la permeabilità aumenta in favore degli ioni K+ che vengono espulsi all'esterno e si avvia la caduta del potenziale, cui succedono i fenomeni connessi col ristabilimento del potenziale di riposo. Con studi successivi, cui partecipò anche B. Katz (v., in questa App.), H. e Huxley tradussero in termini matematici i fenomeni osservati mettendo a punto un sistema di equazioni, mediante le quali divenne possibile prevedere le caratteristiche dei fenomeni elettrici che si svolgono nel cilindrasse, come la forma, la durata e l'ampiezza del potenziale d'azione, le variazioni d'impedenza e la velocità di conduzione.

Tra le sue opere: Conduction of the nervous impulse (1963).

© Istituto della Enciclopedia Italiana - Riproduzione riservata

TAG

Potenziale d'azione

Calamaro gigante

Microelettrodi

Royal society

Cilindrasse