Merini, Alda

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Poetessa italiana (Milano 1931 - ivi 2009). Annoverata tra le maggiori voci poetiche del Novecento, esordì con due liriche pubblicate da G. Spagnoletti nell'Antologia della poesia italiana 1909-1949 (1950); nello stesso periodo frequentò G. Manganelli e S. Quasimodo. Al 1953 risale il suo primo volume di versi, La presenza di Orfeo, in cui già si manifesta l'intreccio di temi erotici e mistici caratteristico della sua produzione. Dopo Tu sei Pietro (1961) ebbe inizio un silenzio artistico durato vent'anni. Nel 1984 diede alle stampe una delle raccolte più importanti, La Terra Santa, seguita da L'altra verità. Diario di una diversa (1986). Con Ballate non pagate (1995) ha vinto il premio Viareggio. Ha pubblicato ancora: Clinica dell'abbandono (2003), in due volumi che raccolgono poesie scritte negli anni Novanta e componimenti successivi; Nel cerchio di un pensiero (teatro per voce sola) (2005), raccolta di poesie dettate per telefono a M. Campedelli; La carne degli angeli  (2007). Autrice anche di prose (tra le quali Delirio amoroso, 1989; La vita facile, 1996), M. ha ottenuto vari riconoscimenti ed è stata candidata al premio Nobel per la letteratura dall'Académie française (1996) e dal Pen Club Italiano (2001). Nel 2019 la figlia Emanuela Carniti ha ricostruito la complessa vicenda umana della poetessa nel'intenso testo biografico Alda Merini, mia madre.

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