ALDEROTTI o Alderotto, Taddeo

Enciclopedia Italiana (1929)

ALDEROTTI o Alderotto, Taddeo

Arturo Castiglioni

Medico, nato a Firenze nel 1223, insegnante a Bologna dal 1270, fu uno fra i primi e più attendibili traduttori di Aristotele: chiamato da Dante "ippocratista", fu riputatissimo commentatore d'Ippocrate, fedele alle tradizioni greco-arabistiche della Scuola salernitana. Dante lo cita, forse, come il più illustre dei maestri di medicina del suo tempo (Par., XII, 83). Fu amico di Corso Donati, per il quale compose un libro: Sulla conservazione della salute, pubblicato dal Puccinotti (Storia della Medicina, vol. II, p. XLIV), che è uno dei più antichi testi medici in volgare. A lui si deve anche l'inizio di una nuova forma di letteratura medica, quella dei Consilia, cioè raccolte di consulti intorno a casi clinici. Fu medico di papa Onorio IV, ed ebbe fama di maestro insigne, alle cui lezioni accorrevano studenti e medici da ogni paese.

Bibl.: G. Tiraboschi, Storia della letteratura italiana, IV, Firenze 1806, pp. 218-23.

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