FRIDZERI, Alessandro Mario Antonio

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 50 (1998)

FRIDZERI (originariamente Frixer; Fritzer, Frizeri, Frixer di Frizeri), Alessandro Mario Antonio

Paola Ronchetti

Nacque a Verona il 15 genn. 1741; nulla si sa della sua famiglia che apparentemente si trasferì a Vicenza, o comunque vi risiedette. Fu afflitto da cecità fin quasi dalla nascita. L'infermità non frenò tuttavia il suo desiderio di conoscenza: a vent'anni (dirà egli stesso: Fétis) poteva dirsi architetto, poeta e musicista. In quest'ultima disciplina fu praticamente autodidatta, dato che prese lezioni disordinatamente (a Vicenza in nove mesi cambiò cinque maestri), e a un livello inadeguato al suo talento, che lo rese tuttavia autosufficiente. Da solo apprese infatti a suonare il mandolino e il violino, strumenti di cui fu grande virtuoso, e anche il flauto, l'organo, l'arpa e il clavicembalo; in età più matura si dedicò alla composizione. Sempre a Vicenza fu organista della cappella della Madonna di Monte Berico dal 1761 al 1764.

Nel 1765 lasciò la città con un amico per recarsi in Francia. Nel corso del viaggio si esibì a Novara al mandolino e al violino, dando prova della sua maestria nell'improvvisare e della sua straordinaria memoria. Giunto a Parigi, il 15 ag. 1766 esordì come concertista al Concert spirituel, la massima istituzione concertistica parigina, con un concerto per violino di P. Gaviniés, riportando grandi consensi. Effettuò varie tournées nella Francia settentrionale, in Belgio e in Renania, durante le quali si esibì con successo, suonando al violino opere di G. Tartini, D. Ferrari, G. Pugnani e composizioni proprie, e cimentandosi anche con altri strumenti. Nel 1769 si stabilì a Strasburgo, dove rimase per circa 18 mesi tra il 1769 e il 1770; vi compose due opere, di cui si ignora il titolo e che non furono mai eseguite.

Nel 1771 ritornò a Parigi dando inizio all'attività di compositore di opere strumentali e vocali. Nello stesso anno compose e fece incidere due opéras-comiques, Le billet du mariage, libretto di F.G. Foques e Le deux miliciens ou L'orpheline villageoise, Op. 2, libretto di L.G.L. d'Azemar (rappresentate entrambe a Parigi, la prima privatamente, la seconda alla Comédie-Italienne il 24 agosto) e Six sonates pour mandoline, Op. 3. Dopo un breve viaggio nella Francia meridionale, fondò a Parigi una tipografia musicale da lui ideata, che gli consentì di pubblicare le proprie composizioni.

La prima opera pubblicata fu Les souliers mordorés. Questa comédie-lyrique in due atti, libretto di A. de Ferriéres, fu rappresentata con successo a Parigi il 2 genn. 1776 alla Comédie-Italienne. La musica di quest'opera, la più popolare tra quelle teatrali del F., era ritenuta splendida, arricchita dalla pregevole esecuzione del tenore J.B. Clairva e della coppia A. e M.J. Trial, rispettivamente tenore e soprano. L'opera fu rappresentata a Parigi per dodici volte e continuò a essere messa a lungo in scena anche in altre città (Bruxelles 1776, Mosca 1778, Amsterdam 1779, Bonn 1783, Kassel 1784, Stoccolma 1785, Varsavia 1789, Filadelfia 1796, ecc.).

Nonostante il successo ottenuto il F., nei dodici anni precedenti la Rivoluzione francese, risiedette in Bretagna, ospite del conte di Châteaugiron, recandosi a Parigi di rado, per far stampare i Due concerti per violino e per assistere alla messa in scena delle proprie opere, in particolare l'opéra-comiqueLucette, libretto di E.F. de Lantier (Comédie-Italienne, 18 ag. 1785), che non ebbe successo per un boicottaggio ai danni del compositore. Allo scoppio della Rivoluzione il conte emigrò e il F. riprese le sue tournées. Si stabilì a Nantes dove fondò l'Académie philharmonique e dove compose e fece eseguire la maggior parte dei suoi inni rivoluzionari. La guerra di Vandea lo indusse nel 1794 a tornare a Parigi, dove divenne membro del nuovo Lycée des arts e fondò l'Académie philharmonique che diresse per alcuni anni. Non fu invece ammesso all'Institut national de musique. L'Académie philharmonique, dapprima situata nel Palais-Royal, fu in seguito trasferita nel magazzino dell'Opéra, in rue St Nicaise. Qui il 24 dic. 1800 l'esplosione della machine infernale distrusse gran parte del materiale di proprietà del Fridzeri.

Di nuovo riprese i suoi viaggi, fermandosi infine in Belgio ad Anversa, dove fu insegnante e commerciante di musica. Qui morì il 16 ott. 1825.

Nonostante l'esperienza internazionale, il F. rimase per molti aspetti un compositore prevalentemente italiano, per la scorrevolezza delle melodie, la pienezza degli insiemi vocali e per l'uso frequente di modulazioni azzardate in campo armonico. Il suo stile risente dell'influenza della scuola francese, alla quale il compositore aderiva con la scelta del genere dell'opéra-comique, con l'inserimento di vaudevilles (quintetto finale di Les souliers mordorés) e con riferimenti alla comédie larmoyante di A.E.M. Grétry. Nella musica strumentale non sfuggì all'influenza tedesca, determinata dalla sua permanenza in Renania, che si riscontra nelle ouvertures, brevi ma ben costruite, e nelle opere puramente strumentali, prediligendo la forma tripartita (Briquet).

Opere teatrali (oltre a quelle citate): Les Thermopyles, 1 scena e 1 aria in Op. 8 e Op. 9, non rappresentata; Six sonates pour mandoline, Op. 3, Paris 1771; Due concerti a violino principale, due violini obbligati, viola, basso, corni e flauti, Op. 5, ibid. s.d.; Quatre duos pour deux violons, alto et basse, op. 7, ibid. s.d.; Trois quatuors pour deux violons, alto et basse, Op. 10, libro II, ibid. s.d.; Première symphonie concertante pour deux violons principaux, deux violons, deux altos, deux flute, deux corse et basse, op. 12, ibid. [1796 c.]. Musica vocale (senza riferimento di luogo e di data se non altrimenti indicato): una Messa Op. 32 e un Miserere Op. 34 di proprietà di H. Warot di Bruxelles, citati da Eitner; 3 Hymnes à l'Être Suprême; Oui je suppose; Le baiser du front, romanza e Le sommeil interrompu, canzone di L.E. Billardon de Sauvigny [1782]; 12 Hymnes révolutionnaires [1795 c.] (tra cui: Le serment civique tiréde celui du Jeu de Paume, Ode sur l'attaque de Nantes, Rondeau républicain, Ronde des sans-culottes, Invocation à la Liberté, Hymne à la Convention, Hymne sur l'évacuation du territoire, Marches, Pas de manoeuvres, Le triomphe des années de la République, Stances sur les victoires de nos armées en Italie); due Recueil d'airs avec accompagnement de harpe, Op. 6 e Op. 13, Paris; Recueil d'ariettes, scènes et duos périodiques, Op. 8, ibid.; Recueil d'airs avec accompagnement de fortépiano, Op. 9, ibid.; Vaudeville de la parruque blonde con accompagnamento di clavicembalo, ibid. (Frère, n. 170); Une femme, romanza, Anvers.

Fonti e Bibl.: L. de La Laurencie, École française de violon de Lully a Viotti. Études d'histoire et d'esthétique, II, Paris 1922, pp. 288, 297; M. Briquet, F., A.M.A., in Die Musik in Gesch. und Gegenwart, IV, Kassel-Basel 1955, coll. 942 ss.; F. Robert, F., A.M.A., in The New Grove Dict. of music and musicians, VI, London 1980, p. 847; F.J. Fétis, Biogr. univ. des musiciens, III, pp. 339 s.; R. Eitner, Quellen-Lexikon, IV, pp. 89 s.; Répértorie internationale des sources musicales, in Einzeldrucke vor 1800, III, Kassel-Basel 1972, pp. 121 s.; Diz. encicl. univ. della musica e dei musicisti, Le biografie, III, p. 40.

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