CHACÓN, Alfonso

Enciclopedia Italiana (1931)

CHACÓN (Ciaconius o Ciacconus; it. Ciacconio), Alfonso

Pio Paschini

Erudito, nato a Baeza nell'Andalusia nel 1540 o nel 1542, morto a Roma il 14 febbraio 1599 (secondo altri nel 1601-02). Entrò nell'ordine domenicano nel convento di S. Tommaso di Siviglia. Si dedicò allo studio della storia ecclesiastica e delle antichità cristiane. Venne a Roma, dove Gregorio XIII lo fece penitenziere a S. Maria Maggiore. Appena fu scoperto nel maggio 1578 sotto la vigna Sanchez, sulla destra della via Salaria, il cimitero dei Giordani (che fu creduto allora cimitero di Priscilla), il Ch. fu uno dei primi a visitarlo, ne studiò le pitture, ne fece trarre disegni ed acquerelli (che stanno ora nel cod. Vat. Lat. 5409). L'opera sua principale furono le Vitae et Res gestae Summorum Pontificum et S.R.E. Cardinalium (voll. 2, Roma 1601-02). L'edizione fu completata da Francesco Cabrera Morales; poi corretta e aumentata da Andrea Vittorelli, Ferdinando Ughelli, Girolamo Aleandro, Luca Wadding, Cesare Becillo e condotta sino a Clemente IX da A. Oldoini che la pubblicò in 4 volumi in-folio a Roma nel 1677. Più tardi Mario Guarnacci (morto nel 1785) vi aggiunse altri due volumi in-folio, stampati a Roma nel 1751, conducendo l'opera sino a Clemente XII. ll Ch. compose anche una Bibliotheca di tutti i libri e scrittori sino al 1538, che fu stampata sino alla lettera E.

Bibl.: Dictionn. d'archéol. chrét. et de liturgie, Parigi 1914, III, ii, col. 2801; H. Hurter, Nomenclator Literarius, Innsbruck 1907, III, p. 540 segg.

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