AMEDEO II, conte di Savoia

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 2 (1960)

AMEDEO II, conte di Savoia

Francesco Cognasso

Figlio secondogenito di Oddone, conte di Savoia e di Adelaide, contessa di Torino, nacque probabilmente intorno al 1050, se verso il 1070 poté insieme con altri nobili borgognoni pronunciare il giuramento sulla tomba di s. Pietro di proteggere la Santa Sede: tale giuramento veniva ricordato a Guglielmo di Borgogna da Gregorio VII nel 1074 (Reg. I, 46), con l'invito a preparare, insieme con altri principi occidentali, tra i quali lo stesso A., una spedizione in Oriente in favore dell'Impero di Bisanzio. Questi atti sono da interpretare come segni della politica di buona intesa con il papato perseguita in quegli anni da Adelaide. Al principio del 1077, A. accolse in Savoia, insieme con la madre ed il fratello Pietro I, il cognato, l'imperatore Enrico IV, scomunicato dal pontefice, che con la consorte Berta di Savoia, sorella dei due principi sabaudi, si avviava incontro al papa Gregorio VII per tentare la riconciliazione. A. e la madre Adelaide scortarono la coppia imperiale sino a Canossa, dove presero parte alle trattative tra il papa e l'imperatore, facendosi garanti della buona volontà di questo presso Gregorio VII. Il 16 luglio 1078 intervenne con il fratello Pietro a una donazione di terre fatta dalla madre Adelaide a favore della Novalesa. Morto Pietro il 9 ag. 1078, A. raccolse l'eredità comitale, ma forse non quella marchionale di Torino; secondo il Necrologio di S. Andrea di Torino, A. sarebbe morto in Torino il 26 genn. 1080; certo era già morto l'8 marzo di quell'anno, data di una donazione monastica della madre Adelaide in suffragio dell'anima dei figli Pietro, marchese, e Amedeo, conte.

Pare che avesse sposato una certa Giovanna, figlia di Geroldo, conte di Ginevra, da cui avrebbe avuto vari figli: Adelaide moglie di Manasse di Coligny, Ausilia moglie di Umberto di Beaujeu, Umberto II conte di Savoia, Oddone.

Fonti e Bibl.: Regesta Comitum Sabaudiae, a cura di D. Carutti, Torino 1889, pp. 62-71, nn. CLXXIII, CLXXVI, CLXXX, CLXXXIX, CXCIV, CC; S. Guichenon, Histoire généalogique de la maison de Savoye, I, Lyon 1660, p. 108; L. Cibrario, Storia della monarchia di Savoia, I, Torino 1840, pp. 124 ss.; D. Carutti, Il conte Umberto Biancamano e il re Ardoino, Roma 1888, pp. 133-135; C. A. de Gerbaix-Sonnaz, Studi storici sul contado di Savoia e marchesato in Italia, Torino 1883-1902, I, p.270; G. de Manteyer, Les origines de la maison de Savoye en Bourgogne,in Mélange: d'archéologie et d'histoire, XIX (1899), pp. 530-535; Id., Note additionnelle (all'art. preced.), in Le Moyen Age, s. 2, V (1901), p. 496; F. Labruzzi, La monarchia di Savoia dalle origini all'anno 1103, Roma 1900, pp.. 266 ss.; S. Hellmann, Die Grafen von Savoyen und das Reich bis zum Ende des staufischen Periode, Innsbruck 1900, pp. 22 ss.; C. W. Previté-Orton, The Early History of the House of Savoy, Cambridge 1912, pp. 231-243; F. Cognasso, Umberto Biancamano, Torino 1929, p. 128.

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