ANAGNI

Enciclopedia dell' Arte Antica (1958)

Vedi ANAGNI dell'anno: 1958 - 1973 - 1994

ANAGNI (Anagnĭa)

G. Cressedi

Antica città degli Ernici, nel Lazio meridionale, su uno sprone tufaceo alto 460 m 5. m., dominante la valle del Sacco. Conquistata dai Romani nel 306 a. C., fu ridotta dapprima a prefettura e poi elevata a municipio.

Importanti, se pur scarsi, gli avanzi della cinta romana, bella opera quadrata di travertino, che conserva nei blocchi i segni della cava; in un tratto sono addossati alle mura alcuni archi della stessa tecnica. Sul posto della chiesa di S. Chiara sorgevano le terme, restaurate da Evodo e Marcia, liberti imperiali, e la contrada, che oggi si chiama Piscina, ne conserva il ricordo nella toponomastica. In un ambiente sotterraneo della cattedrale si è voluto riconoscere un mitreo per la posizione dei banchi inclinati intorno alle pareti, ma nessun'altra testimonianza lo può confermare. Numerosi i resti di ville nel territorio, in una delle quali si è voluto riconoscere quella di Cicerone in cui il gladiatore Menula innalzò una statua a Clodio durante l'esilio dell'oratore. Il terreno di Villa Magna restituisce abbondantissimo materiale marmoreo, statuario ed architettonico, ed è probabile che ivi fosse il sito di una villa imperiale, dell'età di Marco Aurelio.

Bibl: A. de Magistris, Istoria della città e basilica cattedrale di A., Roma 1749; E. De Ruggiero, Diz., p. 463, s. v.; C. Hülsen, in Pauly-Wisswa, I, cc. 2024-25, s. v. Anagnia; P. Zappasodi, A. attraverso i secoli, Veroli 1908.