Analogia

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L’analogia è un procedimento mediante il quale l’interprete del diritto, qualora vi sia una lacuna (ovvero quando un caso o una materia non siano espressamente disciplinati), applica le norme previste per casi simili o materie analoghe (art. 12 disp. prel. c.c.). In particolare, occorre distinguere tra la c.d. analogia legis, procedimento con cui l’interprete dalle norme esistenti sopra una data materia risale al principio che le governa (ratio legis), per rinvenirvi una regola più ampia che valga a ricomprendere anche i casi non espressamente previsti, e la c.d. analogia iuris, categoria più discussa con la quale si intende comunemente il ricorso ai principi generali dell’ordinamento giuridico dello Stato, quando l’analogia legis non sia riuscita a risolvere il caso. L’applicazione dell’analogia non è consentita per le leggi penali ed eccezionali (art. 14 disp. prel. c.c.), che comunque ammettono l’interpretazione estensiva. Non è sempre facile, tuttavia, distinguere in concreto tra l’uno e l’altro istituto; che anzi, spesso, l’interpretazione dichiarata estensiva serve ad eludere i divieti di applicazione analogica.

Voci correlate

Disposizione e norma

Lacune del diritto

Ordinamento giuridico

Teoria generale dell’interpretazione

EOL:Teoria generale dell’interpretazione

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Ordinamento giuridico

Analogia legis