ANAUNI

Enciclopedia Italiana (1929)

ANAUNI

Pietro Baroccelli

Così si chiamava il popolo che lasciò il nome alla valle di Non, nel Trentino, da esso abitata. Tolomeo (III, 1, 28) nomina la loro capitale 'Αναύνιον. È molto dubbia la loro origine (v. anaunia). Come risulta dalla cosiddetta tavola di Cles ad essi e ai finitimi Sinduni e Tulliasses Claudio nel 46 d. C. concesse, in parte, la cittadinanza romana, della quale già usavano (Corpus Inscr. Lat., V, 5050), e li aggregò al municipio di Tridentum (Trento). Che dei benefici di questa cittadinanza gli Anauni da tempo godessero, è dimostrato dagli impieghi civili e militari a cui abitanti della valle di Non erano stati ammessi. Effettivamente ai primi tempi dell'Impero gli Anauni dovevano aver raggiunto un grado notevole di civiltà. Anauni, Tulliassi e Sinduni non sono nell'iscrizione della Turbia. (Plinio, Nat. hist., III, 137; Corpus Inscr. Lat., V, 7817).

Bibl.: G. Oberziner, Le guerre di Augusto contro i popoli alpini, Roma 1900; E. Pais, in Dalle guerre puniche a Cesare Augusto, II, Roma 1921; H. Nissen, Italische Landeskunde, Berlino 1883, II, p. 210.

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