CAMPRA, André

Enciclopedia Italiana (1930)

CAMPRA, André

Henry Prunières

Compositore, nato a Aix in Provenza ai primi di dicembre del 1660 e morto a Versailles il 29 giugno 1744. Giovanissimo ancora scrisse varî mottetti. Si crede che, verso il 1679, fosse maestro di cappella a Tolone; lo si trova poi ad Arles nel 1681 e a Tolosa nel 1683. Restò in questa città fino a che si stabilì a Parigi. Il 21 giugno del 1694 succedette al Mignon alla schola cantorum di Notre-Dame. Ebbe grande fama come compositore di mottetti, ai quali si rimproverava peraltro di essere troppo "eruditi" e troppo "italiani"; si sentì sempre attratto dal teatro e scrisse infatti un ballo, l'Europe galante, che fu rappresentato (24 ottobre 1697) sotto il nome del fratello Giuseppe, per timore delle suscettibilità ecclesiastiche. Fu un successo strepitoso. C. rinnovava il genere dell'opera-ballo, quale l'avevano praticato Lulli e Colasse, portandovi un soffio d'ispirazione moderna. Buon conoscitore della musica italiana, della quale subì il fascino, si emancipò dall'austerità lulliana e si giovò d'una ritmica vivace e varia, ispirandosi a quella di A. Scarlatti e del Bononcini. La sua armonia era, di solito, più saporosa e varia di quella del Lulli e la sua musica animata da un brio meridionale.

L'Europe Galante segna una data importante nella storia della musica francese. C. continuò a comporre per il teatro dell'opera, al quale egli diede molti melodrammi (Carnaval de Venise, Hésione, Aréthuse, Tancrède, Les Fétes venitiennes, ecc.). Questi lavori deliziosi corrispondono pienamente allo stile che poi si chiamò régence, benché cronologicamente siano anteriori. Sono galantes nel gusto di Watteau e di Lancret. C. mancava di senso drammatico, ma compensava questa deficienza con la ricchezza del colorito e l'evidenza delle descrizioni. Nelle sue numerose cantate e nei mottetti egli cercava di conciliare il gusto francese con quello italiano, ma italiano riuscì solo alla superficie; rimase prettamente francese, in fondo, e nella scuola teatrale francese segnò il passaggio da Lulli a Rameau. C. conobbe la gloria e gli onori: come maestro dei paggi della cappella reale gli venne nel 1718 assicurata una pensione di 500 livres. Nel 1722 fu assunto dal principe di Conti quale soprintendente della sua musica e pochi mesi dopo fu nominato maestro di cappella del re. Il primo volume dei mottetti vide la luce nel 1695, il quinto nel 1720. Di questi volumi si ebbero parecchie edizioni; e così delle cantate profane, che ebbero anch'esse larga diffusione.

Bibl.: L. de la Laurencie: A. C., in L'Année musicale, Parigi 1913; id., France, XVIIe et XVIIIe siècle, in Lavignac, Encycl. de la musique; I. Ecorcheville, De Lully à Rameau, Parigi 1907.

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