WOGENSCKY, André

Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1981)

WOGENSCKY, André

Pia Pascalino

Architetto urbanista, nato a Remiremont, in Francia, il 3 giugno 1916. Architetto capo des bâtiments civils e palais nationaux a Parigi, W. fa parte di quel professionismo colto francese che ancora oggi, sebbene inserito nella nuova realtà della grande industria, si riconosce nelle premesse poste dai maestri del movimento moderno.

Per una ventina d'anni (dal 1936 al 1956) W. è stato prima allievo, poi assistente, capo atelier e architetto aggiunto di Le Corbusier; ha partecipato quindi alla realizzazione di moltissimi progetti del maestro tra cui le unità di abitazione di Marsiglia e di Briey. Questo rapporto è stato determinante per la sua formazione, e anche nell'attività del proprio studio professionale egli ripropone gl'insegnamenti e il linguaggio lecorbusieriani, profondamente acquisiti e reinterpretati. Tra le principali realizzazioni di W. sono da ricordare: la casa della Cultura di Grenoble, 1967 (le facciate di questa costruzione, rivestite in lamiera smaltata, risultano disegnate, attraverso le linee di montaggio dei pannelli, sulla variazione del modulor); seicento appartamenti economici a Thionville (Francia), 1965; il centro ospedaliero universitario di Necker a Parigi, con sculture di M. Pan, 1968; il ministero della Difesa Nazionale del Libano e la facoltà di scienze dell'università libanese a Beirut, 1968-69; la prefettura e il palazzo di giustizia di Nanterre, 1972. Nello stesso anno 1972 W. ha scritto un libro, Per un'architettura attiva, in cui analizza l'energia vitale per l'uomo che scaturisce da ogni architettura come la principale qualità e nuova caratteristica.

Bibl.: D. Amoureux, M. Crettol, J. P. Monnet, Guide d'archiutecture contemporaine en France, Madrid 1972; A. Wogenscky, Architecture active, Parigi 1972 (trad. it., Roma 1973).

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