CAMASSEI, Andrea

Enciclopedia Italiana (1930)

CAMASSEI, Andrea


Pittore e incisore. Nacque a Bevagna nel 1602, morì a Roma nel 1649. A Roma studiò alla scuola del Domenichino; acquistò ben presto fama, e fu benvoluto dal papa Urbano VIII: vi lavorò nei palazzi Rospigliosi, Barberini e Pamphili, nel battistero del Laterano e, tra le altre, nelle chiese dei Cappuccini, del Pantheon, di S. Carlo ai Catinari, di S. Maria in via Lata, di S. Egidio in Trastevere. A Bevagna si conservano suoi dipinti nella chiesa del beato Giacomo, nella chiesa di San Michele, nella chiesa del monastero di Santa Margherita, nella Pinacoteca comunale; un suo quadro è a Spello, nella chiesa di San Lorenzo. Se ne conoscono due acqueforti. Corretto disegnatore e abile costruttore di scene, il C. rimase ligio ai precetti degli eclettici bolognesi: nei suoi dipinti è visibile soprattutto l'influsso del Domenichino, suo maestro, e non è difficile scorgere qualche ricordo anche di Guido Reni. Qualche scorcio ardito, alcuni aggruppamenti armonici, pochi motivi derivati dallo studio dei modelli raffaelleschi gli valsero l'ammirazione dei contemporanei, che in parte si giustifica come reazione ai seguaci intemperanti d'un verismo mal compreso anche nelle opere dei suoi massimi rappresentanti.

Bibl.: F. Baldinucci, Notizie de' Professori del disegno, Firenze 1681-1728, IV; G. B. Passeri, Vite de 'pittori, scultori ed architetti, I, Roma 1730, pp. 38-44; A. Bartsch, Le Peintre-graveur, nuova ed., XIX, Würzburg 1920, p. 41; A. Presenzini, Vita ed opere del pittore Andrea Camassei, Assisi 1880; F. Noack, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, V, Lipsia 1911.

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