PUMPURS, Andrejs

Enciclopedia Italiana (1935)

PUMPURS, Andrejs

Arverds Svãbe

Scrittore lettone, nato a Lieljumprava il 22 settembre 1841, morto in Riga il 23 giugno 1922. Figlio di un fattore, ricevette nella scuola parrocchiale un'istruzione meno che mediocre, e divenne poi semplice contadino e falegname. Nel 1858-72 lavorò da agrimensore a Vidzeme; fu in questo periodo che, venuto a contatto con gli scrittori lettoni e con gli ambienti accademici, scrisse le sue migliori opere liriche. Il carattere popolare della sua poesia e i motivi patriottici che l'animano fecero del P. il propugnatore del movimento nazionalista lettone (la sua poesia Imanta, 1874, divenne simbolo della libertà popolare). Nel 1877 entra nella scuola dei cadetti in Odessa; presta quindi (1888-95) servizio in Riga e dal 1895, essendo stato addetto all'intendenza, percorre l'intera Russia, il Caucaso, il Turkestan e la Cina. Durante questo periodo, lontano dalla patria, ebbe ben poco tempo e forza da dedicare all'attività letteraria. Ciò nonostante termina (1888) in terra straniera il poema epico Lāčplēsis (L'uccisore dell'orso) dove tradizioni popolari, persone storiche e visioni romantiche si fondono nella figura simbolica di Lāčplēsis che accetta la tragica lotta contro il nemico storico del popolo lettone, il Cavaliere nero. La popolarità di quest'opera, imitata da altri scrittori, è dimostrata dal fatto che il nome dell'eroe è stato assunto dall'ordine militare lettone.

Ediz.: L'ultima edizione critica in due volumi con una biografia di R. Klaustińs è stata pubblicata nel 1925.

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