BELLO, Andrés

Enciclopedia Italiana (1930)

BELLO, Andrés

Luis Gonzales Alonso

Nacque a Caracas (Venezuela) il 20 novembre 1781; morì a Santiago del Chile il 15 ottobre 1865. Fino al 1810 visse in patria occupato nello studio dei classici latini e spagnoli; per alcun tempo si dedicò all'insegnamento privato, finché fu assunto come impiegato nella Capitania generale di Caracas. Di quest'epoca sono le sue traduzioni del libro V dell'Eneide, di qualche ode di Orazio e di parecchie poesie francesi, e diverse sue composizioni originali. Quando scoppiò la rivoluzione per l'indipendenza, B., contrario in un primo tempo, offrì poi ad essa il suo concorso; e accompagnando Simone Bolívar, venne in Europa come segretario della commissione venezuelana, per sollecitare la protezione dell'Inghilterra alla nuovissima repubblica. Si stabilì a Londra e vi rimase per molti anni, assolvendovi anche notevoli incarichi diplomatici: rappresentò di tempo in tempo il Venezuela fino al 1822, il Chile fino al 1824 e infine la Colombia fino al 1829. Tuttavia, durante i diciannove anni di questa sua permanenza in Inghilterra, a Lausa dei frequenti cambiamenti politici nelle repubbliche ispanoamericane, egli si vide molto spesso privato delle sue funzioni e per ciò costretto, per guadagnarsi la vita, a ricorrere all'insegnamento del latino e dello spagnolo. Ebbe anche il tempo d'imparare il greco, di perfezionarsi nell'inglese e nel francese e di dedicarsi a studî di filologia romanza, particolarmente di letteratura spagnola; ed anche di fondare, dirigere e redigere pubblicazioni come il Censor Americano (1820), la Biblioteca Americana (1823); e il Repertorio Americano (1826), nelle quali si trova la miglior parte delle Silvas Americanas, e un'ampia e buona opera critica ed erudita, come lo studio e la ricostruzione del Poema del Cid e la fedele ed efficace traduzione di quattordici canti dell'Orlando innamorato del Boiardo.

Nel 1829, dopo aver rifiutato l'ospitalità della Repubblica argentina che egli stesso molti anni pnma aveva sollecitato, s'imbarcò alla volta del Chile, il cui governo gli aveva offerto un alto posto nel Ministero degli affari esteri. Al suo arrivo, l'America, ancora nelle ultime convulsioni delle campagne per l'indipendenza, attraversava un periodo critico di anarchia e di demagogia; e il Chile non costituiva una eccezione. B. si mantenne sistematicamente fuori delle lotte intestine, gettando così le basi del suo prestigio; metodicamente incominciò invece la sua attività di educatore presso la nuova generazione cilena, insegnandole a pensare con la sua Filosofía, a parlare con la sua Gramática (1847), a gustare le lettere con la sua Historia de la Literatura (1850), a conoscere la terra con la sua Cosmografía (1848), ecc. E anche alla vita politica direttamente partecipò, assumendo la direzione di El Araucano, giornale ufficiale dello stato, e fondando El Crepusculo.

Senza interrompere la sua opera regolatrice dei rapporti politici con l'estero, volse ogni suo sforzo alla pubblica istruzione; e fondò il collegio di Santiago, dove insegnò egli stesso lettere, filosofia, diritto e soprattutto grammatica spagnola, contribuendo così a conservare la purezza dell'idioma materno; impartì anche l'insegnamento del diritto internazionale, e le sue lezioni, raccolte in due volumi, appaiono ancora oggi opera magistrale: vasta e feconda attività che trovò il suo suggello nella trasformazioue del collegio di Santiago in università nazionale (della quale fu nominato primo rettore nel 1843), e con la redazione dei progetti del codice civile cileno promulgatosi nel 1855, che ha servito di modello ad altri nell'America Meridionale.

La sua autorità morale e intellettuale si estese anche oltre i confini del Chile: in tutto il continente americano il suo prestigio era tale che più d'una volta fu nominato arbitro per risolvere giuridicamente controversie sorte fra i varî stati; così fra gli Stati Uniti e l'Ecuador nel 1864 e fra la Colombia e il Perù nell'anno seguente. Dopo la sua morte, lo stato provvide alla pubblicazione di un'edizione nazionale delle sue Obras Completas.

Queste constano di 15 volumi che comprendono: il primo la Filosofía del entendimiento; il secondo, Estudios sobre el Poema del Cid; il terzo, Poesías; il quarto, Gramática Castellana para uso de los americanos; il quinto, Opúsculos gramaticales; il sesto, settimo ed ottavo, Opúsculos críticos y literarios; il nono, Opúsculos jurídicos; il decimo, Derecho internacional; i tre seguenti, Proyectos y Estudios para el Código Civil; e i due ultimi, Opúsculos cientificos y Miscelánea.

Le caratteristiche di B. in qualsiasi ramo della sua opera enciclopedica sono la serenità, l'onestà e il senso della realtà. Come pensatore mosse guerra alla metafisica "per sistematica prevenzione contro le chimere ontologiche" nonché per il naturale suo temperamento e per l'evidente influsso esercitato su di lui dal pensiero inglese: nella Filosofía del entendimiento (Psicología e Lógica, pubblicate dapprima separatamente) si professò apertamente seguace dell'utilitarismo di Geremia Bentham. Per i suoi Principios de Derecho Internacional, conquistò come giurista una grande autorità che ancora oggi persiste: egli fu il primo a considerare il diritto non soltanto in astratto ma nella sua particolare applicazione alle condizioni di vita dei paesi sud-americani. Come grammatico appartenne alla vecchia scuola filologica analitica del sec. XVIII, ma ne evitò l'eccessiva astrazione ideologica ricorrendo a una diretta e costante osservazione dei fenomeni linguistici; contribuì cosi efficacemente a liberare la disciplina grammaticale spagnola dalla servitù verso la latina. I suoi Principios de Ortología (1831) sono ormai infatti universalmente accettati; e l'Análisis ideológict de los tiempos de la conjugación (1841) e la Gramatica de la Lengua Castellana (1847), notevolissime per i suoi tempi, costituiscono ancora oggi un autorevole testo di studio. Come erudito compié dotte e severe indagini sulla genesi delle lingue neolatine, e sulla formazione del poema del Cid, solo oggi superate dagli studî definitivi di Ramón Menéndez Pidal. Come poeta infine, più che alle varie odi civili, satire, favole, ha legato il suo nome ad alcune buone traduzioni - come quelle dell'Orlando innamorato del Boiardo e dei Jardins di Delille - e, soprattutto, alle Silvas Americana, in cui, secondo Menéndez y Pelayo "rinasce la musa virgiliana delle Georgiche per cantare nuovi frutti e nuovi lavorì e consacrare colla sua voce rinnovata le vergini foreste del Nuovo Mondo". L'opera comprende la Alocución á la poesía (frammenti di un immaginato ampio poema sopra l'America) e la Silva á la Agricultura en la zona tórrida, nella quale sono felicemente ripresi e sviluppati alcuni dei motivi del precedente poema: riattaccandosi alla tradizione didattica e descrittiva del Cespedes (Arte de la puntura) e del Balbuena (Grandeza Mexicana), particolarmente cara alla scuola gesuitica ispanolatina del sec. XVIII, riesce a risolvere in elegante poesia le sue vaste conoscenze di scienze naturali e di storia, ravvivandole con un suo personale limpido senso della realtà e della vita.

Bibl.: M. L. Amunategui, Juicio crítico de algunos poetas hispanoamericanos, Santiago de Chile 1861, e Vida de Andrés Bello, ivi 1884; M. A. Caro, Bibliografía, in Homenaje del Repertorio Colombiano á la memoria de A. B., Bogotá 1881 e biografia e critica, in Poesías de A. B., Madrid 1881; M. Cañete, nell'Introduzione alla Biblioteca de escritores venezolanos, Parigi 1875 e Discurso, Real Academia Española, Madrid 1881; J. V. Lastarría, Recuerdos Literarios, Santiago de Chile 1878; M. Menéndez y Pelayo, Historia de la Poesía hispano-americana, I, Madrid 1911; A. Balbín de Unquera, A. B.: su época y su obra, Madrid 1910; R. Blanco Fombona, Grandes escritores de América, Madrid 1917; E. Vaisse, Bibliografía de D. A. B. y de sus descendientes (1781-1916), Santiago de Chile 1917; E. C. Hills, The Odes of Bello, Olmedo and Heredia, New York 1920.

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