Anemòmetro

Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)

anemometro


anemòmetro [Comp. di anemo- e di -metro] [GFS] Nella meteorologia, strumento per misurare la velocità e, assai spesso, anche la direzione del vento; se provvisto di dispositivo registratore, si chiama anemògrafo; la registrazione fornita si chiama anemogramma. Se ne hanno di vari tipi, sia portatili che per installazione fissa (a. da stazione). (a) Una prima categoria è quella degli a. a rotazione, o meccanici, basati sulla misurazione della frequenza di rotazione di un mulinello esposto contro vento dall'azione di una banderuola: un mulinello a palette, ad asse orizzontale, come nell'a. Richard e tipi derivati, oppure a coppette emisferiche o coniche, ad asse verticale, come nell'a. Robinson (fig. 1) e tipi derivati; la misura della velocità del vento è ottenuta misurando, con un contagiri totalizzatore, il numero dei giri compiuti dal mulinello in un dato intervallo di tempo (per es., in un minuto) oppure, più spesso (a. elettromagnetici), è indicata da un tachimetro elettromagnetico; negli strumenti da stazione il mulinello è, in genere, separato dal dispositivo misuratore o, nel caso, assai frequente, di anemografi, dal dispositivo registratore, le due parti, talora distanti parecchi metri, sono collegate fra loro, a seconda dei tipi, mediante aste metalliche oppure mediante un ripetitore elettrico. (b) Una seconda categoria è quella degli a. a pressione, o aerodinamici, basati sulla misurazione della pressione esercitata dal vento su un corpo esposto a esso, in genere effettuata mediante un tubo di Pitot collegato a un opportuno manometro eventualmente registratore; nella fig. 2 è lo schema dell'a. Dines, da cui derivano quasi tutti gli strumenti in uso; la differenza di pressione fra la presa dinamica e la presa statica del tubo determina l'assetto di una campana capovolta su un bagno liquido, collegata al dispositivo misuratore o registratore, oppure, applicata a un adatto trasduttore, è convertita in un segnale elettrico, misurato sul posto oppure trasmesso a un centro lontano di misurazione, registrazione ed elaborazione (teleanemometri). (c) Una terza categoria, di uso peraltro ristretto ai casi in cui requisiti preminenti siano la sensibilità e, soprattutto, la prontezza, è quella degli a. a filo caldo, costituiti da un sottile filo metallico riscaldato da una corrente elettrica di intensità costante; il vento produce un raffreddamento e quindi una variazione della resistenza elettrica del filo, la cui misura, valutata, per es., disponendo il filo in un ponte di Wheatstone, costituisce una misura, previa preventiva taratura, della velocità del vento (v. aerodinamica sperimentale: I 64 c). (d) Di uso ancora più particolare sono altri tipi di a., per es. gli a. a termocoppia, basati sulla misurazione, mediante una termocoppia, del lieve riscaldamento prodotto dal vento, per compressione adiabatica, sulla superficie di un corpo, e gli a. a ionizzazione, basati sulla misurazione della velocità di propagazione di un fascio di ioni in seno alla corrente aerea.

© Istituto della Enciclopedia Italiana - Riproduzione riservata

CATEGORIE