ANGIOCOLITES

Enciclopedia Italiana (1929)

ANGIOCOLITES (dal gr. ἀγγεῖου "vaso" e χολή "bile"; fr. angiocholite; sp. angiocholitis; ted. e ingl. Cholangitis)

Leonardo Alestra

È l'infiammazione delle vie biliari. L'infiammazione della cistifellea prende nome di colecistite (v).

Il processo flogistico delle vie biliari (compresa la cistifellea) può essere dovuto a germi che costituiscono la flora batterica abituale dell'intestino e specialmente al bacterium coli, o a germi che vi pervengono dall'esterno e che sono causa d'infezioni generali, come il bacillo di Eberth, agente dell'infezione tifosa.

L'infezione delle vie biliari è più facile negl'individui che conducono vita sedentaria, nelle donne in seguito a ripetute gravidanze, o per compressione operata da un busto troppo stretto, da tumori addominali, ecc. La favoriscono anche le alterazioni quantitative e qualitative della bile (specialmente la sua maggiore acidità) che si verificano soprattutto nei dispeptici, nei forti mangiatori e negli artritici (obesi, diabetici, uricemici, gottosi, ecc.).

L'angiocolite, determinando produzione di muco ed accumulo di epitelî da sfaldamento nelle vie biliari, può occluderle e produrre quella forma d'itterizia che è chiamata catarrale. In alcuni casi l'angiocolite può assumere carattere necrotico o suppurativo e condurre a rottura della cistifellea con esito in peritonite. Un'altra conseguenza dell'infezione delle vie biliari, specie della cistifellea, può essere la formazione di calcoli (v. colelitiasi). Viceversa la presenza di calcoli può, impedendo il deflusso della bile, favorire un'infezione biliare ascendente provocata dai germi intestinali la cui invasione non è più ostacolata, come di norma, dall'emissione della bile.

Clinicamente l'angiocolite (e la colecistite) si manifesta con febbre preceduta da brivido e dolore spontaneo e alla palpazione localizzato sotto l'arco costale di destra in vicinanza della linea mediana (punto cistico). Il dolore può assumere carattere di colica e irradiarsi al dorso e in alto verso la spalla destra. Se è ìmpedito il deflusso della bile dalla cistifellea per occlusione del coledoco, si riesce a palpare sotto l'arco costale di destra un tumore piriforme corrispondente alla cistifellea mslto tesa dalla bile e dolente. L'occlusione più o meno completa del coledoco, o del dotto epatico, produce, come si è detto, ittero più o meno intenso.

Nella forma suppurativa la febbre è molto elevata (febbre bilio-settica), e si hanno fenomeni generali settici, spesso letali.

In molti casi basta una cura medica per guarire un'infezione delle vie biliari. Quando il punto di partenza di siffatte infezioni è l'intestino, bisogna sottoporre questo a una cura detersiva energica. A tal uopo si manterrà il malato a dieta lattea (e per qualche giorno a dieta idrica), si daranno lassativi salini (al mattino) per stimolare sia la funzione intestinale sia l'escrezione della bile. Giova la somministrazione di urotropina. Localmente: vescica di ghiaccio, o se il freddo non è tollerato, impacchi caldi. Nelle forme gravi, o quando la cura medica si riveli inefficace si richiede l'intervento chirurgico.

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