ANIDROSI

Enciclopedia Italiana (1929)

ANIDROSI (dal gr. ἀ[ν] privativo e ἱδρώς "sudore")

Antonio Gasbarrini

Perdita generale o parziale della secrezione del sudore. L'anidrosi generale è in rapporto di solito con disturbi endocrinici (mixedema, diabete mellito e insipido, ece.), con intossicazioni (atropina, botulismo) e con malattie cutanee diffuse (ittiosi, prurigo, sclerodermia, atrofia cutanea diffusa, ecc.). Quella parziale accompagna spesso lesioni nervose, soprattutto simpatiche, con distribuzione varia, a seconda della sede della lesione nervosa; ed è secondaria a malattie cutanee circoscritte, del tipo di quelle menzionate. La perdita completa (generale o parziale) della secrezione sudorale è molto rara; nella maggior parte dei casi non si tratta che di un'ipoidrosi, cioè solo di una diminuzione; essendo tuttavia minima la secrezione, in pratica si parla giustamente di anidrosi.

La patogenesi è chiara: abolizione degli stimoli nervosi eccito-secretori nel caso di lesioni nervose. Probabilmente analogo è il meccanismo di azione (simpatico) di alcune malattie endocriniche (mixedema, ecc.) e di alcune tossicosi. Nel diabete è legata alla poliuria. Le malattie cutanee agiscono per distruzione degli elementi ghiandolari secernenti. I sintomi consistono in secchezza della cute, accompagnata talvolta da lieve desquamazione epidermica. Alla secchezza è da attribuirsi l'aumento di resistenza al passaggio della corrente elettrica. La cura è scarsa di effetti nei casi di atrofia ghiandolare, ma può riuscire nelle forme endocriniche, tossiche e nervose. Tra i farmaci è attiva la pilocarpina (o jaborandi). Giovano le applicazioni di caldo (forno caldo umido, bagno di luce, ecc.). Ha la massima importanza la cura causale.

TAG

Corrente elettrica

Pilocarpina

Ipoidrosi

Poliuria

Mixedema