Ankara

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Città della Turchia (4.919.074 ab. nel 2017). Capitale dal 1923. È situata sul luogo dell’antica Ancyra, nel cuore dell’Anatolia, in posizione centrale assai favorevole, come appare dalla sua passata importanza e dal suo rapido sviluppo negli ultimi decenni (74.000 ab. nel 1927; 50.000 agli inizi degli anni 1950; 2.251.533 nel 1985). Il clima è aspro, con spiccati caratteri continentali. Posta a 870 m s.l.m., occupa la sommità di un colle di natura vulcanica. In alto si eleva il castello, costruito sull’acropoli romana. A sud dei quartieri urbani più vecchi si estende una parte dell’A. moderna: il quartiere di Yeniṣehir si coordina, per una lunghezza di oltre due chilometri, sul Bulvàr Atatürk. L’espansione urbana è caratterizzata dal grande sviluppo assunto dai sobborghi attorno alla vecchia città ottomana e al quartiere di Yeniṣehir e dalla nascita di quartieri periferici informali che accolgono i numerosi immigrati provenienti da aree anatoliche rurali. La funzione politico-amministrativa è trasferita nella città nuova, mentre al nucleo antico restano connesse le attività commerciali e artigianali. Importanti anche le funzioni industriali: impianti nei settori tessile, alimentare, metalmeccanico, chimico, cementiero e cartario. Sono però relativamente pochi i casi di nuove localizzazioni industriali, essendo stata attuata negli ultimi decenni del sec. 20° una politica piuttosto rigorosa di tutela dell’ambiente urbano. Nodo ferroviario di primaria importanza al centro di una regione agricola (notevole l’allevamento delle capre d’Angora – dal vecchio nome occidentale della città – che producono il mohair). Centro culturale, A. è sede di due università locali e dell’Università tecnica del Medio Oriente.

Alla fase romana, quando fu capitale della provincia di Galatia, risalgono il tempio di Augusto e Roma (con il cosiddetto Monumentum Ancyranum, noto per le sue iscrizioni), il teatro e le terme di Caracalla. Fu un centro fiorente ancora in età bizantina, fino alla conquista persiana di Khusraw II (620). Dal 641 alla prima metà del 9° sec. fu oggetto di ripetute incursioni arabe; alla fine dell’11° sec. divenne dominio dei Turchi Selgiuchidi, dal 1354 degli Ottomani.

I monumenti più antichi, come la colonna onoraria di Giuliano, i resti di S. Clemente e la cittadella, fortificazione bizantina del 7°-9° sec. su preesistenze augustee (all’interno, moschea di Ala-Eddin, del 12°-13° sec.), si affiancano a edifici islamici (moschea Emīrler Mesgidī, 847 dell’egira; Arslānkhāneh Giāmi’, 1289-90) e del periodo ottomano (moschea di Hāǵǵi Bayram, sec. 15°; moschea nuova di Q.M. Sinā´n, 1565-66). Gli interventi degli anni 1920-1930 hanno trasformato l’aspetto della città, facendo di A. un interessante esperimento di urbanistica moderna (piano di H. Jansen, 1928); il neoliberismo degli anni 1980 ha favorito lo sviluppo di quartieri residenziali e l’affermazione di grandi centri commerciali come luoghi di consumo e svago (Atakule, con torre di 125 m, arch. R. Buluç, 1989). Nel caravanserraglio di Kurşunlu (1746), con l’adiacente bazar, ha sede dal 1967 l’importante Museo della civiltà anatolica. Isolato su una collina si trova il grandioso mausoleo di Atatürk (1944-53).

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