ANNA MARIA d'Orléans, duchessa di Savoia e regina di Sardegna

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 3 (1961)

ANNA MARIA d'Orléans, duchessa di Savoia e regina di Sardegna

Elvira Gencarelli

Nata nel 1669 (in maggio o in agosto), A. era figlia dell'unico fratello di Luigi XIV, il duca Filippo d'Orléans, e di Enrichetta Stuart. Giovanissima, nell'aprile 1684, venne unita in matrimonio con il duca di Savoia, Vittorio Amedeo II, per espressa volontà del re di Francia, il quale sperava in tal modo di poter dare alla politica sabauda un orientamento più decisamente filofrancese. Tuttavia il duca - appena uscito di minorità -, pur accettando di buon grado la sposa a lui destinata, non mostrò di voler subordinare in tutto e per tutto la politica del ducato all'amicizia della potente alleata. Né d'altronde A. esercitò su di lui, o volle mai esercitare, alcuna pressione in tal senso, sì ch'egli, lungi dal considerarla una pedina della corte francese, non esitò ad affidarle la reggenza dello stato tutte le volte che fu costretto ad allontanarsi per lungo tempo dal Piemonte. In tali occasioni A. diede prova di rare doti di maturità politica, di intelligenza e di fermezza, sia che si trattasse di risolvere questioni di ordinaria amministrazione - come avvenne la prima volta, nel 1686, quando Vittorio Amedeo si recò a Venezia, per incontrarsi con gli alleati della Lega di Augusta sia che si trattasse di situazioni particolarmente delicate in politica interna ed internazionale. Ciò avvenne all'inizio della guerra di successione di Spagna, quando il duca dovendo assumere il comando delle truppe franco-spagnole, affidò ad A. la reggenza, mentre contemporaneamente fervevano i preparativi per il matrimonio della loro figlia Maria Luisa con Filippo V. Prova di tale attiva collaborazione fu anche, in questo stesso periodo, l'atteggiamento assunto da A. in occasione della visita del cardinale G. Archinto, legato a latere della corte pontificia. A., infatti, seppe regolare le trattative preliminari cercando di contemperare le esigenze della S. Sede e della politica giurisdizionalistica di Vittorio Amedeo.

Al suo profondo affetto il duca corrispose con un atteggiamento freddo e distaccato: causa ne fu sia il suo legame con la contessa di Verrua, durato a lungo, sia probabilmente la mancanza, nei primi anni di matrimonio, di un erede maschio. Nel dicembre 1685 era nata Maria Adelaide, la futura duchessa di Borgogna; nell'agosto 1687 e nel novembre 1688 nacquero Maria Anna (morta nell'agosto 1690) e Maria Luisa, che poi divenne, come si è detto, regina di Spagna. Solo con la nascita di Vittorio Amedeo, principe di Piemonte, e poi di Carlo Emanuele ed Emanuele Filiberto (vissuto solo pochi giorni) sembrò che i rapporti fra i due coniugi migliorassero.

Durante l'assedio di Torino, nel 1706, A. fu indotta dal duca - per evitare che la famiglia cadesse nelle mani del duca d'Orléans, comandante delle truppe nemiche - a rifugiarsi con i figli a Cherasco, ad Oneglia ed infine presso l'ospitale Repubblica di Genova. Alla fine della guerra di successione di Spagna, A. accompagnò Vittorio Amedeo in Sicilia, dove fu con lui unta ed incoronata regina nella cattedrale di Palermo, il 24 dic. 1713. Divenne poi regina di Sardegna nel 1720, in seguito alla cessione di quell'isola al Piemonte. Duramente colpita dalla morte del principe di Piemonte e delle due figlie, essa trascorse gli ultimi anni della sua vita, dividendosi fra le cure della famiglia di Carlo Emanuele e le opere di beneficenza.

Morì il 26 agosto 1728.

Bibl.: D. Carutti, Storia del regno di Vittorio Amedeo II re di Sardegna, Torino 1856, pp. 11, 162, 218, 232 s., 453; G. de Léris, La comtesse de Verrue et la Cour de Victor Amédée II de Savoie, Paris 1881, passim; L. Saredo, La regina A. M. di Savoia, Torino 1887; Enciclopedia Ital., III, p. 390.

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