Neto, António Agostinho

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Uomo politico e poeta angolano (Kaxicane, distr. di Icolo e Bengo, Luanda, 1922 - Mosca 1979). Studente in Portogallo (imprigionato due volte per attività anticolonialista), dove si laureò in medicina nel 1958, aderì fin dal 1957 al Movimento popular de libertação de Angola (MPLA) e, dopo il suo ritorno in patria (1959), fu nuovamente imprigionato e confinato (1960) prima nelle isole di Capo Verde, poi presso Lisbona. In questi anni la sua opera poetica (in portoghese) fu felice espressione della lotta per gli ideali di libertà e indipendenza del suo paese (Poemas, 1961 e Sagrada esperança, 1963). Fuggito nel 1962 ed eletto nello stesso anno presidente del MPLA, guidò la lotta armata, prima (1962-74) contro il colonialismo portoghese, poi (1974-76) contro le organizzazioni del Frente nacional de libertação de Angola (FNLA) e dell'União nacional de Independéncia total de Angola (UNITA). Con la proclamazione dell'indipendenza (nov. 1975) divenne presidente del nuovo stato angolano e ne avviò la riorganizzazione. Dopo il tentativo di colpo di stato di N. Alves (maggio 1977), rafforzò notevolmente il suo controllo sul MPLA (che nel dic. 1977 divenne Partido do trabalho, PT, e confermò N. presidente), eliminando ogni influenza della corrente di sinistra dal governo del paese (1978).

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