BANDERAS, Antonio

Enciclopedia del Cinema (2003)

Banderas, Antonio (propr. José Antonio Dominguez)

Simonetta Paoluzzi

Attore cinematografico spagnolo, nato a Malaga il 10 agosto 1960. Simbolo dell'uomo latino, tanto seducente da essere paragonato al mitico Rodolfo Valentino, è stato l'attore preferito del regista Pedro Almodóvar che ha trovato in lui l'interprete più adatto per ruoli trasgressivi ed estremi in alcuni dei suoi primi film ambientati nella Spagna postfranchista. Ha in seguito ottenuto un successo e un consenso internazionali grazie al suo fascino, ma anche alle indubbie doti interpretative con le quali ha saputo rinnovare il suo personaggio con tratti di brillante ironia. Figlio di un poliziotto e di un'insegnante, dopo aver abbandonato il sogno di fare il calciatore a causa di una frattura, ha deciso di dedicarsi al teatro e, nel 1974, si è iscritto al Conservatorio Profesional de Música y Escuela de Arte Dramático della sua città. Nel 1980 si è trasferito a Madrid per lavorare nel prestigioso Centro Dramático Nacional, dove ha incontrato Almodóvar con il quale ha debuttato nel cinema in un piccolo ruolo nel film che racconta le vicende di un gruppo di giovani ossessionati dal sesso, Laberinto de pasiones (1982; Labirinto di passioni). La collaborazione con il regista è continuata in molti altri film, tra cui Mujeres al borde de un ataque de nervios (1988; Donne sull'orlo di una crisi di nervi), e¡Átame! (1990; Legami!), in cui B. è un piccolo delinquente, violento ma anche fragile, preda di un'ossessione d'amore che alla fine lo salva e lo riscatta. Negli anni Novanta l'attore è divenuto famoso fuori dai confini della Penisola Iberica con il suo primo ruolo per il cinema hollywoodiano in The mambo kings (1992; The mambo kings ‒ I re del mambo) di Arne Glimcher, nel quale ha tracciato un affascinante ritratto del musicista cubano Nestor Castillo. Ormai star internazionale, ha lavorato in film di successo come The house of the spirits (1993; La casa degli spiriti) di Bille August, Philadelphia (1993) di Jonathan Demme, Interview with the vampire (1994; Intervista col vampiro) di Neil Jordan, in ruoli impegnativi ma di secondo piano accanto a divi affermati come Tom Hanks, Tom Cruise, Brad Pitt. In seguito è stato il protagonista del frenetico western Desperado (1995) di Robert Rodriguez nel ruolo di un chitarrista girovago e, nello stesso anno, al fianco di Sylvester Stallone, del thriller d'azione Assassins di Richard Donner. Spesso interprete di uomini dalla forte sensualità, è un poliziotto portoricano in Never talk to strangers (1995; Mai con uno sconosciuto) di Peter Hall, un pittore spagnolo in Two much (1996; Two much ‒ Uno di troppo) di Fernando Trueba, in coppia con Melanie Griffith (che diventerà sua moglie), e il bandito proletario Alejandro destinato a divenire un altro Zorro dopo gli insegnamenti dell'ormai troppo vecchio Diego de la Vega (Anthony Hopkins) in The mask of Zorro (1998; La maschera di Zorro) di Martin Campbell. Interessante è stato anche il suo esordio nella regia con la commedia noir e grottesca Crazy in Alabama (1999; Pazzi in Alabama) interpretata da una vivace Melanie Griffith. Due ruoli opposti lo hanno visto protagonista nel 2001: è infatti il padre di due piccole spie nel divertente Spy kids diretto da Rodriguez, mentre è un ricco cubano follemente innamorato di una donna enigmatica in Original sin di Michael Cristofer.

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