BARUFFALDI, Antonio

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 7 (1970)

BARUFFALDI, Antonio

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Medico e scienziato faentino, nonché uomo di notevole cultura letteraria, il B., nato presumibilmente intorno alla metà del sec. XIV, ha lasciato di sé scarsissime notizie. Sappiamo soltanto che nel 1380 fu inviato da Astorgio Manfredi in missione diplomatica a Bologna e che nel 1397 faceva parte del Consiglio dei cento della sua città. Risulta inoltre da una lettera di Coluccio Salutati (Epistolario, p. 189) che il B. aveva composto un trattato scientifico in cui esponeva la tesi secondo la quale nella riproduzione i testicoli sarebbero, a confronto con i "vasa seminaria", il "principale et necessarium... membrum" della generazione, trattato peraltro non pervenutoci. Ma l'importanza del B. nel mondo umanistico italiano sta non tanto nella sua attività scientifica o politica, quanto nel tono e nel numero delle sue amicizie letterarie, che lo legarono al Vergerio, al Salutati, al Sacchetti.

È documentato uno scambio di tre lettere - peraltro poco significative - fra il B. e il Vergerio negli anni 1388-1390: in esse il medico faentino mostra di concedere la sua amicizia all'ancor giovane umanista con tono di benevola superiorità. Diverso il tono dei rapporti fra il B. e il Salutati, cui il primo si rivolse con una breve ma arguta ed elegante lettera, il 20 genn. 1390, per ottenere risposta al quesito se il pudore dovesse essere considerato virtù oppure vizio; ne ottenne in risposta un vero e proprio trattato, il cui titolo completo è Quod medici eloquentiae studeant et de verecundia, an sit virtus aut vicium, finito di comporre il 2 febbraio dello stesso anno. L'amicizia fra il B. e il cancelliere fiorentino, assai benevolo verso l'amico faentino, che pare non abbia mai conosciuto di persona, continuò negli anni, come dimostra una lettera del Salutati del 12 luglio 1397, che èun vero trattato sull'amicizia. Il Sacchetti fu invece da lui conosciuto quando, nel 1396, il poeta fiorentino fu podestà di Faenza; in tale occasione il B. gli indirizzò un sonetto.

Fonti e Bibl.: Lini Cofficii Pierii Salutati cancellarii Florentini Epistolae, a cura di L. Mehus, I, Florentiae 1741, pp. LXXXII s.; Epistolario di Coluccio Salutati, a cura di F. Novati, II, Roma 1893, in Fonti per la storia d'Italia, XVI, p. 267; III, ibid. 1896, ibid., XVII, pp. 182-191; Epistolario di P. P. Vergerio, a cura di L. Smith, Roma 1934, ibid., LXXIV, pp. 17-19, 34-36; C. Salutati, De nobilitate legum et medicina - De verecundia, a cura di E. Garin, Firenze 1947, pp. XXXIV s., 275-337; A. Campana, Civiltà umanistica faentina, in Il Liceo Torricelli nel primo centenario della sua fondazione, 1860-61, Faenza 1963, pp. 301-303.

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