CORNAZZANO, Antonio

Enciclopedia Italiana (1931)

CORNAZZANO, Antonio

Benvenuto CESTARO

Nato a Piacenza nel 1429, fu al servizio degli Sforza, del Colleoni e degli Estensi, presso i quali morì (1484). Cortigiano perfetto e poeta estemporaneo, fu tra i più fecondi verseggiatori del suo tempo. Ad esaltazione di Francesco Sforza scrisse la Sforzeide, poema volgare di 36 capitoli ternarî divisi in 12 libri, d'ispirazione virgiliana. Maestro di trattati in versi, mise in terzine una vita della Vergine (Vita di Nostra Donna, Venezia 1471), altre vite di uomini illustri e perfino un trattato sull'arte militare (Opera bellissima de l'arte militar, Venezia 1493). Nel tempo stesso illustrava, con narrazioni assai licenziose, 16 proverbî, a cui faceva seguire una novella su episodî d'infedeltà coniugale di Francesco Sforza (Proverbi di m. A. C. in facetie, Venezia 1525; cfr. Sabadino degli Arienti, Porrettane, 26). Scrisse inoltre sonetti, canzoni, strambotti, capitoli ecc.

Bibl.: C. Poggiali, Mem. per la storia lett. di Piacenza, Piacenza 1789, I, pp. 64-130; E. Teza, in Atti e mem. della R. Acc. di Padova, n. s., VII (1891), pp. 97-107; M. A. Silvestri, Gli antenati e la famiglia di m. A. C., Torino 1914, e Appunti di cronologia cornazzaniana, in Miscell. di st. letterar. e arte piacentina, Piacenza 1915, pp. 30-71; G. Bertoni, La data della morte di A. Cornazzano, in Giorn. storico d. lett. it., LXXIV (1919), pp. 176-178; L. Frati, Un volgarizzamento ignoto del C., in Boll. stor. piacentino, X (1915), pp. 241-44; F. Gabotto, ibid., XI (1916), pp. 44-45.

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