ANTONIO da Noli

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 3 (1961)

ANTONIO da Noli

Geo Pistarino

Nacque a Genova da famiglia di origine nolese. La data di nascita è ignota, ma deve presumibilmente collocarsi intorno al terzo decennio del secolo XV. Fu istruito in cartografia dal fratello Agostino, che nel 1438 figura a Genova come magister cartarum pro navigando. Si ignora quali fossero le difficoltà che, secondo lo storico portoghese João de Barros, lo avrebbero indotto a lasciare la patria, per non farvi più ritorno. Nel 1460 giunse in Portogallo con il fratello Bartolomeo e il nipote Raffaele, al comando di tre navi, e si pose al servizio del principe Enrico il Navigatore. Da allora il suo nome viene collegato alla scoperta delle isole del Capo Verde, che nella cartografia del quattro-cinquecento sono spesso denominate "Isole di Antonio".

In realtà, se prestiamo fede a una posteriore relazione di Alvise da Mosto, quattro isole dell'arcipelago, prossime alla costa africana, sarebbero già state individuate dal capitano veneziano e battezzate rispettivamente col nome di Buona Vista (Boa Vista) e di San Jacobo (Santiago), mentre nelle altre due, semplicemente avvistate, dovremmo riconoscere Maio e Sal. Invece una "carta régia", emanata da Alfonso V di Portogallo il 19 sett. 1462, attribuisce ad A. la scoperta di Santiago, "Sam Felipe" (Fogo), "Mayas" (Maio), "Sam Christovam" (Boa Vista), "Sall" (Sal). È probabile che A. si sia recato a prendere possesso per conto del principe Enrico, sulla fine del 1460, delle isole segnalate da Alvise da Mosto ed abbia, in quella circostanza, scoperta la quinta nel gruppo più prossimo al continente, denominata prima San Filippo, poi Fogo. Le restanti sette isole dell'arcipelago vennero successivamente scoperte da Diogo Afonso de Atouguia negli anni tra il 1460 ed il 1462.

Forse già fin dal 1460 A. entrò in possesso, per investitura ricevuta dal principe Enrico, della "capitania" di Santiago, dove egli s'insediò dando inizio alla colonizzazione dell'isola, favorita dal privilegio reale del 12 giugno 1466 per il traffico con la Guinea. Tra il 1472 e il 1473 - non, come generalmente si crede, già nel 1462 -, in seguito allo sviluppo demo-economico dell'isola, questa fu divisa in due capitanie: quella del sud, nella Ribeira Grande, assegnata ad A.; quella del nord, assegnata prima a Diogo Afonso, poi al nipote di questo, Rodrigo Afonso. In seguito all'occupazione spagnola di Santiago nel 1476, nel corso della guerra ispano-lusitana per il trono di Castiglia, A. rimase unico capitano dell'isola sotto la sovranità di Ferdinando di Aragona, che lo accolse come proprio vassallo con diploma del 6 giugno 1477. Il ritorno di Santiago in possesso del Portogallo, in conseguenza del trattato di Alcóçovas del 4 sett. 1479, lasciò ad A. la capitania del sud, che egli tenne fino alla morte, avvenuta poco prima dell'8 aprile 1497.

Aveva sposato una portoghese della famiglia de Aguilar: ne ebbe una figlia, Branca, la quale ottenne, insieme col marito Jorge Correia de Sousa, di succedere nei privilegi paterni.

Bibl.: P. Peragallo, Cenni intorno alla colonia italiana in Portogallo nei secoli XIV, XV e XVI, in Miscell. di storia ital., s. 3, IX (1904). pp. 423-432; R. Caddeo, Le navigazioni atlantiche di Alvise da Ca' da Mosto, Antoniotto Usodimare e Niccoloso da Recco, Milano 1928, pp. 101-107; DamiãoPeres, História dos descobrimentos portugueses, Pôrto 1943; A. Mendes Corrêa, Ultramar português, II, Ilhas do Cabo Verde, Lisboa 1954, passim; Ch. Verlinden, Navigateurs, marchands et colons italiens au service de la découverte et de la colonisation portugaise sous Henri le Navigateur, in Le Moyen Age, 1958, pp. 467-497 (con altre indicazioni bibl.); Grande Enciclopedia Portuguesa e Brasileira, XVIII, p. 836.

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