BORROMEO, Antonio Maria

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 13 (1971)

BORROMEO, Antonio Maria

Gian Franco Torcellan

Nacque a Padova il 12 ag. 1724 dal ramo padovano della celebre famiglia, estinto appunto alla sua morte. Mandato dai genitori nel collegio cittadino di S. Croce dei padri somaschi, dovette ritirarsi per la precaria salute. Continuò la propria istruzione tra le pareti domestiche con ottimi maestri, tra i quali principalmente il sacerdote Alberto Calza, segretario dell'Accademia dei Ricovrati ed esile poeta quanto dotto grammatico; da questo il B. trasse quell'amore per lo studio della lingua italiana che non doveva mai abbandonarlo e che il Calza gl'inculcò attraverso un'assidua consuetudine di letture e commenti dell'opera dantesca.

Il B. ancor giovane, letterato per inclinazione e per educazione, con un suo modesto ma duttile talento di verseggiatore facile e di aggraziato narratore, sebbene involto in una dignitosissima farina toscana alquanto artificiale, cominciò a farsi conoscere tra gli amici colti e nella società padovana per i facili frutti del proprio ingegno, che circolavano manoscritti e che non superarono comunque la stampa di qualche composizione nelle usuali raccolte d'occasione.

Nella Necrologia (pubblicata nel Giorn. dell'ital. lett.)vennero riprodotte alcune cose del B. che ebbero allora particolare fortuna. Vi si trovano, a testimonianza di ciò che di meno caduco restò di questa sua attività, un "capitolo" poetico da lui indirizzato all'amico Giuseppe Gennari nel 1743, una cantata, Il giuoco delle ombre, posta in musica da Francesco Orologio nel 1751 e rappresentata con successo in dialetto padovano, e un poemetto, Laocoonte, pubblicato nel 1772 in una raccolta di poesie in onore di Tommaso Farsetti e dedicato ad illustrare il suo celebre museo d'antichità.

Tutta accademica dunque restò sempre la sua attività senza ch'egli mai si azzardasse ad affrontare problemi vivi della cultura e della vita del tempo. Così testimoniano, ancora, le Stanze in lode di Cocco dell'Agguindolato Accademico Ordito di Padova con una cicalata,dell'Innaspato (Padova 1750), in cui la cicalata era del B. e dedicata a magnificare le doti del defunto cagnolino del capitano e vicepodestà Giovanni Dolfin; una Lezione sopra il sonetto di Vittoria Colonna "Ahi quanto fu al mio sol contrario il fato" da lui recitata nella stessa accademia (ed oggi nella Biblioteca del Museo Civico di Padova, C. M. 641/III); il Disegno del tempio di Sant'Antonio di Padova,con una lettera che dà distinto ragguaglio dell'incendio accaduto la notte precedente il 29 marzo 1749 (Padova 1749); la sua appartenenza a varie accademie italiane.

L'aspetto più positivo di questa sua professione di letterato puro e indifferente fu senza dubbio nella sua appassionata e dotta attività di collezionista. Ricco, innamorato del bello stile e del puro toscano, amante del raccontare disteso e piano, curioso di storia letteraria, il B. tradusse queste sue inclinazioni in un'amorosa raccolta di novellieri italiani, da lui recata a notevolissima compiutezza, con diligenza pari alla spesa, facendo appello ai colti amici che l'aiutarono, da G. Gennari a Daniele Francesconi, dal conte Giuseppe Perli Remondini a Iacopo Nani, da Giulio Bernardino Tomitano ad Alberto Fortis. La collezione - andata dispersa nell'asta londinese nel 1817 - divenne presto celebre, e nel 1794 usciva a Bassano presso Giuseppe Remondini, dopo numerose sollecitazioni degli amici, la Notizia de' novellieri italiani posseduti dal conte Anton-Maria Borromeo gentiluomo padovano con alcune novelle inedite, catalogo amorosamente illustrato e commentato con uno scelto gruppetto di inediti.

Fortunato e ricercato, il libro usciva in "edizione seconda con aggiunte ed una novella inedita" sempre a Bassano nel 1805, col titolo mutato e più esplicito di Catalogo de' novellieri italiani. Se ne ha infine una "edizione terza con aggiunte" dal titolo Catalogo de' novellieri italiani posseduti dal fu conte Antonio Maria Borromeo gentiluomo padovano, uscita a Londra nel 1817; ma si tratta piuttosto del catalogo d'asta, stampato per conto della ditta inglese Evans, che si era assunto il compito di vendere dopo la morte la preziosa collezione; un esemplare da noi reperito (Biblioteca Marciana di Venezia, 193 D 143) reca per ogni numero del catalogo il prezzo di vendita realizzato, e ci permette così di sapere che dall'asta si ricavarono in totale 728 sterline, 14 scellini e 6 pence.

Il B. si spense a Padova il 23 gennaio dell'anno 1813.

Fonti eBibl.: Tracce del carteggio con gli amici dotti e letterati restano a Venezia nella Biblioteca Marciana (Mss.It., cl. X, cod. CXLVIII [7241]), nella Biblioteca del Civico Museo Correr (Epistolario Moschini,ad vocem) e a Padova nella Biblioteca del Seminario (Carteggio Gennari). A stampa si trovano anche lettere sue nelle Lettere inedite d'illustri italiani pubblicate nelle fauste nozze Maldura-Rusconi, a cura di F. Federici, Padova 1838, pp. 15-18, e nelle Lettere inedite di illustri italiani dei secoli XVIII e XIX a G. Gradenigo, Venezia 1856, pp. 1-2. Unico barlume, ma probabilmente ingannevole e casuale, di atteggiamento politico da parte del B. sembra affiorare da un sonetto manoscritto dedicato nel 1780 a G. Pisani per la sua elezione a procuratore di S. Marco, che preluse alla nota condanna del patrizio veneziano: è conservato tra le carte sequestrate dopo l'arresto nell'Arch. di Stato di Venezia, Inquisitori di Stato, busta 1227.

Si vedano inoltre: G. Moschini, Della letteratura veneziana del sec. XVIII fino a' nostri giorni, I, Venezia 1806, pp. 62-63; Necrologia del co. A. M. B. padovano, in Giornale dell'italiana letteratura, s. 2, XXXV (1813), n. 4, pp. 332-64; G. Vedova, Biografia degli scrittori padovani, I, Padova 1832, pp. 144-47; E. A. Cicogna, Saggio di bibl. venez., Venezia 1847, pp. 420-21; G. Dandolo, La caduta della Repubblica di Venezia ed i suoi ultimi cinquant'anni, App., Venezia 1857, p. 25; G. Soranzo, Bibl. venez., Venezia 1885, pp. 292, 474; Mem. dell'I. R. Accademia... degli Agiati in Rovereto, Rovereto 1903, p. 368; Agg. e correz. alle biografie dei soci..., ibid. 1905, p. 8; Nouv. biogr. univ., VI, pp. 741-742; C. von Wurzbach, Biogr. Lexicon..., II, p. 75; Nuova Enc. Ital., IV, pp.65-66; C. Frati, Diz. bio-bibliogr. dei bibliotecari e bibliofili italiani, Firenze 1934, p. 117.

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