Smaréglia, Antonio

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Musicista (Pola 1854 - Grado 1929); studiò dapprima a Vienna e poi a Milano con F. Faccio; dal 1921 insegnò nel liceo musicale Tartini di Trieste. Compositore fra i più interessanti del secondo Ottocento italiano, la sua produzione, prevalentemente operistica, venne sviluppandosi nel solco della tradizione tardoromantica di area centro-europea (B. Smetana, A. Dvořák) fusa con richiami ai modelli wagneriani. Compose le opere: Preziosa (1879); Bianca da Cervia (1882); Re Nala (1887); Il vassallo di Szigeth (1889); Cornelius Schut (1893; rielab. e intitolata Pittori fiamminghi, 1928); Nozze istriane (1895, la più celebre delle opere di S.); La falena (1897); Oceana (1903); L'abisso (1914). In collab. con V. Tommasini completò il Nerone di A. Boito.

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