Apocrifo

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Il termine fu usato nella tarda grecità nel suo senso originario di «occulto, segreto» per indicare libri da far conoscere soltanto agli iniziati. Anche gli Ebrei conobbero libri del genere: ne ebbero soprattutto le varie sette, come gli Esseni e la ‘setta di Damasco’. Vari testi a. sono presenti nei Manoscritti del Mar Morto (➔ Morto, Mar). Presso i Cristiani sono detti a. i libri esclusi dal canone delle Sacre scritture, in quanto non se ne riconosce l’ispirazione divina. Vi sono a. dell’Antico e del Nuovo Testamento redatti tra il 2° sec. a.C. e il 6° d.C., che forniscono dati utili a comprendere l’ambiente religioso e filosofico in cui il cristianesimo nacque, si sviluppò, fu accolto e non di rado modificato e svisato. Alcuni a. ebbero influsso notevole sulla liturgia e sull’arte e, direttamente o attraverso quelle, sulla pietà.

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