Locomotore, apparato

Dizionario di Medicina (2010)

locomotore, apparato

Guido Maria Filippi

Insieme di organi e strutture (muscoli, tendini, ossa e articolazioni) che permettono il movimento. Le strutture dell’apparato l. sono interconnesse tra loro e la realizzazione del movimento è impossibile o difficile, o dolorosa, se una di queste è mancante. La loro funzione dipende interamente dal sistema nervoso centrale.

Funzioni

Ciascuna componente dell’apparato l. svolge compiti specifici che possono essere classificati come attivi o passivi. Quelli attivi richiedono una spesa di energia, al contrario di quelli passivi. I muscoli svolgono funzioni di tipo attivo, mentre tendini, ossa e articolazioni sono strutture tipicamente passive. I muscoli sono essenzialmente motori in grado di trasformare l’energia chimica contenuta in molecole quali l’ATP in energia meccanica e calore. Il calore prodotto dai muscoli è utilizzato (soprattutto se la temperatura esterna è bassa) per mantenere la nostra temperatura corporea a valori adeguati. Se la temperatura esterna è elevata, il calore prodotto dall’azione muscolare dovrà essere disperso con la sudorazione (➔). I muscoli attivati per eseguire il movimento sviluppano la contrazione, evento che produce una forza meccanica orientata secondo la lunghezza del muscolo stesso e che tende ad accorciarlo. Tale forza è convogliata, attraverso i tendini, a sistemi di leve rappresentate dalle ossa. Il tendine unisce la parte contrattile (dunque generatrice di energia) del muscolo con la leva su cui la forza deve agire. I tendini sono dotati di una modesta elasticità e sono straordinariamente resistenti alle trazioni. L’osso funge da leva e il fulcro intorno al quale ruota è l’articolazione. Le articolazioni del corpo umano consentono, con rarissime e piccole eccezioni, solo movimenti di tipo rotatorio. Tuttavia è ben noto che possiamo compiere anche movimenti rettilinei senza alcuna rotazione. Ciò viene realizzato durante il movimento combinando le rotazioni di più articolazioni diverse. Nello stendere il braccio, per es. puntando il dito per indicare, intervengono l’articolazione della spalla, del gomito, del polso e delle dita, ognuna con una rotazione opposta all’altra. L’eventuale mancanza di una delle singole rotazioni trasforma il movimento complessivo da rettilineo in rotatorio.

Gerarchia del movimento

L’apparato locomotore riconosce una sequenza gerarchica nel movimento: muscolo, tendine, osso, articolazione. In testa alla sequenza c’è il comando nervoso che viene sviluppato in accordo alle esigenze dell’organismo. Nel corso della vita le caratteristiche dell’apparato locomotore sono di fatto modificate e modellate dallo stesso sistema nervoso centrale. Esigenze diverse producono sequenze di comandi diverse. Le specifiche caratteristiche di queste sequenze determinano le dimensioni del muscolo e condizionano il suo metabolismo verso l’aerobiosi o l’anaerobiosi. La maggiore o minore forza sviluppata dai muscoli determina il disegno della struttura ossea, sia a livello di forma, sia nella disposizione delle lamelle ossee. Come il muscolo si adegua al tipo di comando nervoso per svolgere al meglio il suo lavoro, così l’osso si ispessisce o si riduce per essere adeguato allo sforzo richiesto. La leva ossea agisce sull’articolazione, modificandone l’utilizzo da un punto di vista sia qualitativo che quantitativo. Anche l’articolazione reagisce modificandosi nella forma e nella struttura.

TAG

Sistema nervoso centrale

Apparato locomotore

Articolazioni

Anaerobiosi

Metabolismo