AQUISGRANA

Enciclopedia dell' Arte Antica (1994)

AQUISGRANA (Aquae Granni)

H. Cüppers

Città romana della Germania Inferior, nella valle del Würm, in un territorio probabilmente appartenuto ai Sunici e sottomesso da Augusto e Tiberio. Nella zona del Markthügel, al centro dell'attuale A. (Aachen, in Nord Renania-Westfalia), esisteva già nei primi tempi della dominazione romana un insediamento, di cui si sono potuti osservare ampi strati di costruzioni in legno sui pendii orientali e settentrionali.

Un'abbondante fonte d'acqua sulfurea, che raggiunge temperature oltre i 50° C, era già frequentata in epoca preistorica, e fu sistemata con adeguati accorgimenti nella prima metà del I sec. d.C. Nella zona S venne edificato un impianto termale, fornito di ampi bacini e vasche singole; l'acqua bollente della sorgente passava alle sale da bagno tramite condutture in piombo. L'impianto, edificato con la locale pietra azzurra, venne notevolmente ampliato in una seconda fase costruttiva intorno all'80 d.C.

A Occidente, lungo il percorso termale, venne eretto un edificio interpretabile come ninfeo e sacello della sorgente. Non lontano, erano inoltre posti due templi gallo-romani con ambulacro. Un più ampio spazio, delimitato da un portico a colonne, circondava l'area cultuale: tale sistemazione architettonica si data alla fine del II secolo. Ancora più a O, nella zona successivamente occupata dalla Cappella Palatina carolingia, sono stati effettuati ampi scavi che hanno portato alla scoperta di un altro impianto termale, le c.d. Münsterthermen. Un impianto più piccolo presso un luogo di cura costituito da una corte circondata da quattro ali corredate da corridoi e camerette, venne ampliato nel II sec. d.C., come dimostra il ritrovamento di laterizi con bolli legionari, con una grande vasca absidata, una vasca circolare e un sudatorium. Sul pendio S sono stati individuati estesi resti di costruzioni, probabili ambienti di asilo e di soggiorno connessi al complesso.

Una costruzione più grande, in blocchi squadrati di pietra locale, era stata forse eretta sul Markthügel: un'iscrizione reca una dedica a Mercurius Susurrio (CIL, XIII, 12005). Questo edificio è stato demolito e le sue pietre sono state riutilizzate per la costruzione del duomo come pure degli altri edifici palatini carolingi (l'aula e la torre di Grannus).

Un tratto di mura con i resti della parte iniziale di una torre, venuto alla luce sul lato S del Markthügel, è da attribuire ad una fortificazione (burgus) d'età tardoantica, del tipo Neumagen-Bitburg.

Anche nel vicino quartiere cittadino di Burtscheid furono utilizzate sorgenti termali di acqua calda e costruiti degli impianti. Da qui proviene un altare votivo con un rilievo raffigurante Apollo.

Bibl.: H. Nesselhauf, H. V. Petrikovits, Ein Weihaltar für Apollo aus AachenBurtscheid, in BJb, CLXVII, 1967, p. 268 ss.; AA.VV, Aquae Granni. Beiträge zur Archäologie von Aachen (Rheinische Ausgrabungen, 22), Colonia-Bonn I982.

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