Aracnidi Classe di Artropodi Chelicerati di cui i più comuni rappresentanti sono i Ragni, gli Scorpioni, gli Acari. Hanno corpo diviso in una porzione anteriore (cefalotorace o prosoma) di 6 segmenti e una posteriore (opistosoma o addome) con 6-13 segmenti, con tendenza alla fusione di più metameri: nei Solifugi la regione cefalica è distinta dalla toracica, negli altri ordini il cefalotorace è indiviso; le specie predatrici hanno spesso ghiandole del veleno. Negli Scorpioni l’addome è distinto in preaddome e postaddome, più sottile, nei Pedipalpi e nei Palpigradi il postaddome è filiforme, negli altri gruppi questo è assente e manca ogni traccia di metameria addominale. Neppure gli Acari sono metamerici. Caratteristici di questa classe sono 6 paia di arti cefalotoracici: i cheliceri, terminanti a uncino, servono per lo più a trattenere e uccidere la preda; i palpi hanno forma e funzioni varie secondo i gruppi, gli altri sono arti locomotori formati da 6-7 articoli. Il
Gli A. sono in maggioranza terrestri; numerose specie tropicali, rare le acquatiche. Nella classificazione degli A. si tiene conto di organi (pettini) la cui presenza è concomitante con altri fondamentali caratteri e si distinguono gli Cteidofori (portatori di pettini) dai Lipocteni (privi di pettini). Si distinguono inoltre A. con soli sacchi respiratori o con sole trachee o con sacchi e trachee. Si tiene pure conto della morfologia dell’addome e delle appendici. Perciò la sottoclasse Cteidophora comprende l’ordine Scorpiones, Scorpioni (fig. A); la sottoclasse Lipoctena comprende gli ordini: Araneina, Ragni (fig. B); Pseudoscorpiones (fig. C); Palpigrada (fig. D); Pedipalpa (fig. E); Opiliones, Opilionidi (fig. F); Acarina, Acari (fig. G); Solpugae, Solifugi (fig. H); e
Sono note circa 300 specie fossili, la maggior parte del Carbonico e del Terziario. I fossili appartengono agli ordini: Scorpioni, Pedipalpi, Pseudoscorpioni, Opilioni, Araneini e Acari e a 3 ordini estinti, Haptopodia, Phalangiotarbi e Anthracomarti.
L’ aracnolisina è il principio attivo, ad azione emolitica, contenuto nel secreto delle ghiandole salivari di alcuni ragni.
In patologia, si definisce aracnidismo l’insieme dei fenomeni morbosi prodotti dalla puntura di alcune specie di ragni velenosi. Si distinguono fenomeni locali, nel punto d’inoculazione, costituiti da rossore, tumefazione, dolore e talvolta necrosi, e generali a carico del sistema circolatorio e del sistema nervoso.