Archelào

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Nome di vari personaggi dell'antichità, tra i quali:

1. Archelao, antico poeta greco (3º sec. a. C.), del Chersoneso egiziano, presso Alessandria; raccolse sotto il titolo Mostri (᾿Ιδιοϕυῆ) un libro di epigrammi sugli animali mostruosi.

2. Archelao, scultore (forse 2º sec. a. C.), figlio di Apollonio da Priene; autore di un rilievo detto dell'Apoteosi di Omero, trovato nel sec. 17º presso Boville, oggi al British Museum; il rilievo è notevole per l'allegoria, per gli accenni paesistici, e per i tipi di Muse risalenti a quelli dello scultore rodio Filisco.

3. Archelao, generale di Mitridate VI re del Ponto; allo scoppio della prima guerra mitridatica (88 a. C.), combatté contro Nicomede III di Bitinia, poi contro i Romani in Grecia, dove ottenne notevoli successi, finché nell'86 fu vinto da Silla a Cheronea e a Orcomeno. Condusse poi le trattative di pace per conto del re fino all'84; nella seconda e terza guerra mitridatica fu al servizio dei Romani.

4. Archelao, figlio del precedente; dal 63 principe-sacerdote di Comana Pontica, sposò nel 55 a. C. Berenice, che regnava in Egitto dopo la fuga a Roma del padre, Tolomeo XII Aulete; morì nello stesso anno combattendo contro i Romani i quali ricondussero Aulete sul trono.

5. Archelao di Atene (più probabilmente che di Mileto); filosofo (sec. 5º-4º a. C.), della cui opera resta un breve frammento. Scolaro di Anassagora, accolse anche motivi di Anassimene e di Diogene di Apollonia: il caos primordiale degli elementi è infatti da lui identificato con l'aria, rispetto alla quale neppure il νοῦς ha esistenza separata, che si sarebbe avviata verso la distinzione e l'ordine attraverso un processo di rarefazione e condensazione. Secondo la tradizione sarebbe stato anche maestro di Socrate.

6. Archelao re di Cappadocia (m. Roma 17 d. C.), pronipote del generale di Mitridate (v. sopra, n. 3). Regnò dal 36 a. C. al 14 d. C., salendo al trono quando Antonio tolse di mezzo Ariarate X, e con lui combatté (31 a. C.) ad Azio contro Ottaviano, che tuttavia gli lasciò il regno, anzi gli diede parte della Cilicia e della piccola Armenia. Da Tiberio, nel 14 d. C. fu chiamato a Roma per rispondere di pretese macchinazioni; la Cappadocia divenne provincia romana.

7. Archelao re di Macedonia (413-399 a. C.), figlio naturale di Perdicca II. Fu alleato di Atene durante la guerra del Peloponneso; più tardi cercò di estendere la sua influenza anche sulle regioni limitrofe alla Macedonia. Nel quadro delle riforme da lui promosse, è particolarmente notevole l'avvio alla piena ellenizzazione del suo reame. Un omonimo, figlio di Aminta III, fu fatto uccidere da Filippo II (359) perché aspirante al trono.

8. Archelao di Mileto (v. sopra, n. 5).

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