Archimandrita

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In origine (4° sec.), il superiore di un monastero della Chiesa d’Oriente; dal 5° sec., ma soprattutto dal 6°, il superiore di una federazione di monasteri. Modernamente si distingue l’a. effettivo, capo di un monastero basiliano importante (per es., in Italia quello di S. Maria di Grottaferrata, che è anche esarca con territorio proprio, pari a un abate territoriale), e l’a. titolare, dignità onorifica concessa a monaci e anche a sacerdoti secolari. Il superiore generale dei basiliani di San Giosafat ha il titolo di protoarchimandrita.

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