Holz, Arno

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Poeta e drammaturgo tedesco (Rastenburg, Prussia orient., 1863 - Berlino 1929). Esordì nella letteratura d'avanguardia con un Buch der Zeit (1885), poesie ispirate alla visione della vita in una metropoli. Ma formula per lui più autentica fu quella del naturalismo, che teorizzò nel saggio Die Kunst, ihr Wesen und ihre Gesetze (1891) e sperimentò per la prima volta nel bozzettistico Papa Hamlet (1889), scritto in collaborazione con J. Schlaf. Seguì, ancora in collaborazione con Schlaf, Familie Selicke (1890), dramma di ambiente piccolo-borghese. Le due opere, fra le più significative del naturalismo tedesco, non ebbero però adeguato seguito. I tre drammi, scritti a distanza di tempo, costituenti il ciclo intitolato Berlin. Die Wende einer Zeit (Sozialaristokraten, 1896; Sonnenfinsternis, 1908; Ignorabimus, 1913), segnano altrettante tappe del progressivo distacco dai canoni naturalistici, così come anche il dramma Traumulus (1904), scritto in collaborazione con O. Jerschke. Una maniera diversa trovò H. nel volume di liriche Die Blechschmiede (1902), ove diede sfoggio di un debordante virtuosismo. Sulla stessa linea, ma con un piano molto più ambizioso, si colloca il colossale Phantasus (3 voll., 1898), che pretendeva di essere immagine dell'intero cosmo attraverso tutte le epoche storiche. Assai discusso e di dubbia riuscita, Phantasus è opera di rottura per le innovazioni formali che preludono al dischiudersi di nuove attitudini espressive.

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