ARROW-ROOT

Enciclopedia Italiana (1929)

ARROW-ROOT (dall'ingl. arrow "freccia", e root "radice"; lat. Amylum marantae)

Domenico Lanza

Fecola alimentare estratta da varie piante tropicali. Si presenta come una polvere fine, bianchissima, inodore e insapore, che crepita fra le dita: in acqua bollente forma una mucillagine trasparente, che, raffreddata, acquista un'opalescenza azzurra. Al microscopio risulta formata da granuli ovoidi simili, ma più piccoli, a quelli della fecola di patata, con nette linee concentriche e l'ilo nella parte più larga del granulo.

L'arrow-root tipico viene ricavato dai rizomi della Maranta arundinacea L. (o della sua varietà M. indica Tussac), pianta della famiglia delle Marantacee, coltivata nell'America tropicale, donde è originaria, e ora altresì nelle Indie orientali e altrove. I rizomi, oltre alla fecola (in media 27%), contengono un succo acre, che viene eliminato nell'estrazione di quella, ritenuto dagl'Indiani del Messico efficace contro il veleno delle frecce, donde il nome.

Prodotti simili, che vanno in commercio sotto lo stesso nome, si estraggono da altre Scitaminee, e cioè dalla Curcuma angustifolia Roxb., dalla Canna edulis Ker. e da altre specie di questi generi, non che dalla Tacca pinnatifida Forst. della famiglia delle Taccacee e da varie specie di Aroidee, Euforbiacee, Dioscoreacee, Convolvulacee, ecc. L'arrow-root e prodotti analoghi servono nei paesi d'origine come alimento comune; da noi si usano per preparare alimenti leggieri per gli ammalati e per i bambini. Si dànno nella dose di 15-20 grammi in 250-300 di latte o di brodo.

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