MAGLIANO, Arturo

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 67 (2006)

MAGLIANO, Arturo

Mario Crespi

Nacque il 14 febbr. 1889 da Antonio e da Anna Tarditi a Mondovì Vicoforte, nel Cuneese, e qui nel 1906 ottenne la licenza in fisico-matematica presso il R. Istituto tecnico. Nel 1908, vinto un concorso per applicato, fu assunto presso le Ferrovie dello Stato.

Contemporaneamente iniziò gli studi universitari a Torino, ove, dopo aver conseguito nel 1911 la laurea in chimica e farmacia, si iscrisse alla Scuola superiore di medicina veterinaria. Dovette intanto far fronte agli obblighi militari: allievo ufficiale nell'ospedale militare principale di Torino fra il 1911 e il 1912, quindi sottotenente farmacista di complemento nei due anni successivi, nel 1915 prestò servizio in zona di operazioni con il grado di tenente dapprima nel 28( reggimento artiglieria da campagna e poi nella 64ª batteria da assedio. Trasferito per breve tempo, all'inizio del 1917, presso la scuola di veterinaria dell'Università di Bologna, vi frequentò il corso castrense e completò gli studi laureandosi in medicina veterinaria il 10 maggio 1917. Assegnato come ufficiale al corpo veterinario, fu subito nuovamente inviato in linea presso il XII gruppo dell'8( reggimento artiglieria da campagna impegnato nel Trentino e sul Piave.

Congedato nel 1919 (e decorato con la croce di guerra), il M. iniziò la carriera universitaria nel 1922 come assistente volontario nel laboratorio di zootecnia e igiene applicata del R. Istituto superiore di medicina veterinaria di Torino. Divenuto effettivo nell'anno successivo, svolse importanti mansioni: fu incaricato dell'insegnamento di zootecnia e tecnica casearia agli allievi del corso di agrimensura dell'Istituto Ugo Foscolo di Torino negli anni 1925-26 e 1926-27; della direzione del corso di igiene zootecnica per gli allievi del terzo anno di medicina veterinaria dal 1925-26 al 1927-28; dell'insegnamento di terapia generale e farmacologia presso il R. Istituto superiore di medicina veterinaria di Torino nel 1926-27 e nel 1928-29. Nel 1925 aveva frequentato presso questo istituto un corso speciale di zootecnia, igiene e polizia sanitaria.

Conseguita la libera docenza in zootecnia generale nel 1928, dopo aver vinto i concorsi per reggente zootecnico presso la cattedra ambulante di agricoltura di Bologna e per reggente di sezione presso l'Istituto zootecnico per la provincia di Alessandria, il M. - sulla fine del 1928 - fu incaricato dell'insegnamento delle discipline zootecniche nella facoltà di medicina veterinaria dell'Università di Messina. L'anno successivo, vincitore di concorso, assunse la direzione dell'istituto di zootecnia generale dell'Università di Camerino, ove nel 1930 fu nominato membro del consiglio di amministrazione e preside della facoltà di medicina veterinaria. Chiamato nel 1932 alla direzione dell'istituto di zootecnia generale dell'Università di Messina, nel 1933 fu nominato preside della facoltà di medicina veterinaria.

Nel 1938, infine, il M. poté insediarsi in quella che sarebbe stata la sua destinazione definitiva: chiamato a insegnare zootecnia generale all'Università di Pisa, ne resse come ordinario la cattedra fino al collocamento a riposo. Nella nuova sede fu preside della facoltà di medicina veterinaria nel 1946, poi prorettore. A Pisa dette un vigoroso impulso allo studio della specialità e fondò una valida scuola, alla quale si formarono numerosi allievi. Insieme con L. Lainati organizzò il congresso veterinario italiano che si tenne a Firenze nel 1946.

Accurato e apprezzato didatta, il M. svolse anche un'intensa attività di ricerca e divulgazione zootecnica documentata da 150 lavori: studioso delle caratteristiche biologiche degli animali domestici, pubblicò infatti numerosi articoli di rilevante interesse pratico sull'allevamento delle principali razze da reddito. Inoltre, affrontando i notevoli problemi prospettati dalla specialità con il metodo della fisiologia applicata alla zootecnia, poté non soltanto tracciare linee guida basate su rigorosi criteri scientifici per la razionale condotta degli allevamenti (per es., Breve studio sul valore pratico delle tavole di razionamento delle vacche da latte, in Giorn. di medicina veterinaria, LXXVI [1927], pp. 639-643, 653-657, 699-701, 713-716, 741-749), ma recare anche alcuni importanti contributi alle conoscenze di fisiologia e di patologia generale, tra i quali si ricordano: Alcune considerazioni circa il compito della interstiziale testicolare, in La Nuova Veterinaria, II (1924), pp. 263-267, 295-299; Contributo sperimentale allo studio delle variazioni del sangue durante la fatica, in Riv. di biologia, IX (1927), pp. 131-171; Contributo allo studio delle avitaminosi. Delle condizioni della mucosa gastrica nel beriberi aviario sperimentale, in Nuovo Ercolani, XXXII (1927), pp. 49-56, 65-71.

Del M. debbono essere principalmente ricordati i trattati, molto noti e apprezzati negli ambienti specialistici: Ezoognosia generale, parte VI della Nuova Enc. agraria italiana in ordine metodico, diretta da V. Alpe et al., Torino 1930; Trattato di zootecnica ad uso degli istituti tecnici agrari, in collab. con N. Favilli (Milano 1940; 2ª ed., Roma 1941, e in numerose altre edizioni, ampliate e aggiornate con la collaborazione anche di altri autori).

Fondatore nel 1925 della Società subalpina di avicoltura, della quale fu presidente, membro dal 1953 del Consiglio superiore dell'Istruzione, il M. nel 1958 fu insignito con la medaglia d'oro del ministero della Pubblica Istruzione per i benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte; socio onorario dal 1953 della Società italiana di scienze veterinarie, per i meriti acquisiti in agricoltura e zootecnia ricevette l'onorificenza "Spiga italica".

Il M. morì a Pisa il 6 febbr. 1965.

Fonti e Bibl.: Necr., in Università degli studi di Pisa, Annuario per l'a.a. 1964-65, pp. 399-404; in Atti della Soc. italiana delle scienze veterinarie, XIX (1965), pp. 17-20; in Annali della Facoltà di medicina veterinaria di Pisa, XVIII (1965), pp. 7-11; A. Magliano, Curriculum vitae, Torino 1929; S. Paltrinieri, La medicina veterinaria in Italia dal XVIII al XX secolo, Milano-Varese 1947, pp. 99, 101, 122, 127; V. Chiodi, Storia della veterinaria, Bologna 1981, pp. 419 s.

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