AŚVAMEDHA

Enciclopedia Italiana (1930)

AŚVAMEDHA

Luigi Suali

. Sacrificio del cavallo: è uno dei sacrifici più solenni dell'India brahmanica. Poteva esser celebrato solo da un sovrano, o prima di una spedizione guerresca, o dopo una grande vittoria, e vi partecipava tutto il popolo, dal che gli deriva un'impronta nazionale che lo distingue dagli altri sacrifici. Esso cominciava in primavera o in estate, e le varie cerimonie che lo costituivano duravano un anno. La vittima, scelta secondo prescrizioni precise, dopo aver subito il bagno, vagava libera per un anno, seguita, custodita e difesa da quattrocento guerrieri. Finito l'anno e tornato il cavallo, si celebrava anzitutto la consacrazione del re; nel secondo giorno, la vittima veniva uccisa per soffocazione, quindi fatta a pezzi, e di questi alcuni arrostiti e offerti a Prajāpati; il terzo giorno aveva luogo il bagno di purificazione di colui che aveva fatto celebrare il sacrificio, e il pagamento della mercede ai sacerdoti.

Bibl.: A. Hillebrandt, Ritual Litteratur, Strasburgo 1897, pp. 149-153; P. Dumont, L'aśvamedha, Parigi 1927.

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