Attìnio

Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)

attinio


attìnio [Der. del gr. actís -ínos "raggio"] [CHF] Elemento chimico radioattivo, di simb. Ac e numero atomico 89, scoperto da A. Debierne (1899) e poi, indipendentemente, da F.O. Giesel (1902) in minerali uraniferi. La separazione dell'a. dai minerali che lo contengono è molto difficile a causa della piccolissima abbondanza di esso (una parte su qualche miliardo) e a causa del fatto che a esso si accompagnano varie terre rare la cui separazione richiede lunghe e delicate manipolazioni. Può essere ottenuto artificialmente, anche in quantità ponderabili, irradiando intensamente il radio con neutroni. Sono noti suoi isotopi instabili con numero di massa tra 210 e 234 (v. App. I:VI 656 b). Dal punto di vista chimico l'a. è trivalente e presenta una spiccata analogia con il lantanio, per quanto leggermente più basico. L'a. è un metallo di colore argenteo.

Principali proprietà dell'attinio

Configurazione elettronica (Rn) 6d1 7s2

Energia di ionizzazione [eV] (I)6.9; (II)12.1

Entropia termica [103 J K-1 mol-1] 0.339 (25 °C)

Massa volumica [103 kg m-3] 10.07(da calcoli)

Struttura cristallina (298 K) cub. facce centr.

(param. reticolare in Å) (a=5.31)

Temperatura di ebollizione [K] 3475 ± 300

Temperatura di fusione [K] 1323

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