Attuiare

Enciclopedia Dantesca (1970)

attuiare

Freya Anceschi

L'hapax di Pg XXXIII 48 (la mia narrazion buia... / lo 'ntelletto attuia) resta ancor oggi piuttosto oscuro, non tanto per il senso, quanto per la storia della parola. I significati via via proposti: " otturare ", " chiudere ", quindi " offuscare ", " annebbiare ", " oscurare ", " ottenebrare "; " confondere "; " ostacolare ", " impedire ", sono pressoché equipollenti e ugualmente persuasivi, quando si accetti la lezione generalmente diffusa attuia, probabilmente da ‛ attuiare ', per dissimilazione da ‛ atturare ' (per i significati " ostacolare ", " impedire ", gl'interpreti si richiamano al provenzale aturar, " impedire "). Quasi tutti i commentatori antichi e moderni propendono per tale interpretazione (cfr. anche Parodi, Lingua 379-380, e G. Nencioni, in " Studi d. " XL [1936] 22-25); il Mastrelli (in " Lingua Nostra " XXXV [1974] 1, 1-6) propone " stancare ", " affannare ", " sfinire ".

Il Buti e il Landino leggono ‛ accuia ' (così pure legge il Campi) e spiegano rispettivamente " assotiglia et oscura " e " s'assotiglia e fa assotigliare l'intelletto ". Il Tommaseo, nel Dizionario, nega che vi sia contraddizione nell' equivalenza del Buti " se intendasi che la troppa sottigliezza confonde "; il Mattalia, pur recando attuia, gli dà il significato di " aguzza, fa lambiccare, assottigliare ", affermando che tale significato è suggerito dal contesto. Il Parodi (Lingua 265-266) in un primo momento aveva pensato che attuia fosse un conio dantesco, per derivazione dal pronome personale tu, come gli analoghi inluia, intuassi e inmii di Pd IX 73 e 81, idei di Pd XXII 127, benché riconoscesse una certa difficoltà nella formazione del verbo, cui attribuiva il significato di " viene a tu per tu "; preferendo poi, come già si è accennato, ‛ attura '. Il Cesari aveva suggerito ‛ abbuia ', rammaricandosi di non trovare in nessun codice confermata tale lezione; e così lesse anche il Foscolo.

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