HERBIN, Auguste

Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1979)

HERBIN, Auguste

Pia Pascalino

Pittore, nato a Quiévy presso Cambrai il 29 aprile 1882, morto a Parigi il 1° febbraio 1960. Ha iniziato la sua carriera di pittore, dopo aver frequentato la scuola di Belle arti di Lilla, seguendo la lezione dell'impressionismo; ma già dal 1903, dopo essersi trasferito a Parigi, con la conoscenza dei Fauves e delle opere di Braque e Picasso, H. partecipa in prima persona alle nuove esperienze di arte astratta. Nel 1908 le sue opere e quelle di Braque vengono escluse dalla giuria del Salon d'automne. Il periodo cubista di H. dura fino al 1926 circa. Nel 1929 è tra i fondatori del Salon des surindépendants. Negli anni successivi la sua ricerca pittorica si rivolge verso un astrattismo geometrico sempre più stringato. Dal 1931 al 1937 dirige con Vantongerloo la rivista Abstraction-Création e dal 1940 si dedica alla messa a punto del suo "Alfabeto pittorico" basato su una struttura di vocaboli figurativi. Dal 1981 al 1960 vengono organizzate sue personali alla galleria Denise René di Parigi e in varie capitali europee. Dopo la sua morte, Londra, Berna, Parigi gli dedicarono esposizioni retrospettive. Vedi tav. f. t.

Bibl.: R. Massat, A. Herbin, Parigi 1953; Herbin, Catalogo della mostra Documenta II (Kassel, Museum Friedericianum), Colonia 1959.

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