NOVELLI, Augusto

Enciclopedia Italiana (1934)

NOVELLI, Augusto

Silvio D'Amico

Commediografo, nato a Firenze nel 1868, morto in una villetta a Carmignano il 6 novembre 1927. Esordì come redattore di foglietti e giornaletti popolari; poi cominciò a scrivere commedie brillanti, grossamente imitate dalle francesi più in voga; infine, uscendo dal carcere a cui era stato condannato alcuni mesi per reato di stampa, compose le prime commediole in vernacolo fiorentino, una delle quali, Inferno, Purgatorio e Paradiso (1894), non priva d'ingenua vivacità.

A questo lavoro comico ne seguirono altri, sempre dialettali, ispirati a sensi di bonaria, veristica e moraleggiante osservazione d'un minutissimo mondo popolare e piccolo-borghese, e spesso intitolati con un proverbio o un modo di dire: L'acqua cheta (1908, il suo miglior lavoro, poi anche trasformato in operetta con musiche di G. Pietri); Acqua passata: Casa mia casa mia...; Gallina vecchia...;... E chi vive si dà pace; Pollo freddo; ecc. La simpatia con cui queste commedie, ottimamente rappresentate dalla compagnia Niccoli, furono accolte in tutta Italia, rafforzò nel N. il proposito di farsi iniziatore d'un vero e proprio teatro vernacolo fiorentino; il quale però, dopo il distacco dello stesso N. dai suoi interpreti e più ancora dopo la sua morte, non trovò molti autori atti a continuarlo. Meno felici le sue commedie in lingua italiana, e i suoi tentativi di drammi storici: La Cupola: Canapone; Il tramonto di Boccaccio, ecc.

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